Il recente derby tra greci ortodossi e armeni nella prestigiosa cornice del Santo Sepolcro di Gerusalemme ha avuto un'audience mondiale e un gradimento altissimo.
Le solite polemiche del dopo-partita (la moviola ha messo a nudo diversi colpi scorretti: barbe incendiate a tradimento, entrate a ramazza tesa) fanno parte del gioco. Già nel girone d'andata, un diacono greco-ortodosso fece ingoiare un Vangelo al capitano degli armeni. Negli spogliatoi, secondo la tradizione sprovvisti di docce per mantenere intatto il fetore penitenziale dei monaci, sono volate parole grosse: non esistendo una classifica condivisa, ogni squadra sostiene di essere al primo posto. In questo campionato più che millenario, del resto, nessuno ricorda esattamente regole e punteggio. Si sa solo che lo scopo del gioco è mantenere il controllo del Santo Sepolcro, il diritto sui ceri, la gestione dell'acquasantiera, la vendita delle cartoline, gli incassi del fast-food 'Mc Jesus' e altre priorità di ordine spirituale.
6 commenti:
l'amore, prima di tutto
Geniale!
L'umore: stranamente me lo hai tirato su per un nanosecondo. ;)
Arci, come si amano loro.. mai nessuno.
Mau, troppo buono, per il nuovo anno però non garantisco questo standard.
Nico, un nanosecondo? ok questo significa che dovrò impegnarmi maggiormente.
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