domenica 14 settembre 2008

"Squola"




Ero pronto a scrivere di sensazioni e ricordi legati a profumi di sugo provenienti dalla cucina e rumori di coltelli pesanti che tagliavano la carne. Di Domeniche dedicate al riposo, dove la delicatezza di una madre, pur di non svegliarmi, badava bene a non sbattere la scopa mentre spazzava i pavimenti. La sveglia della Domenica era per le dieci, subito dopo la colazione, la doccia e il vestito buono per la messa. A mezzogiorno il rientro a casa scandito dal solito "che Dio sia lodato" (obbligatorio in casa mia, a rischio vi erano i miei ravioli fumanti con abbondante parmigiano) con annesso " sempre sia lodato" . Mia madre, nonostante quanto detto, non era una fervente cattolica, e in chiesa posso contare le volte che l'ho vista assieme a me. Una per il battesimo, (immagino) una per comunione e cresima, e di questo ne sono certo. Lei era cattolica questo si, ma probabilmente era la liturgia a tenerla lontana dalla chiesa, per lei prima di tutto veniva la famiglia e l'educazione. Chissà come avrebbe visto le nuove riforme sulla scuola, lei che faceva tutto questo per mandarmi il Lunedì, con il fiocco impeccabile e il grembiule stirato con amabile cura. Mi chiedo se lei, che aveva una spiccata ironia e la risposta brillante sempre sulla punta della lingua, non avesse avuto qualcosa da obiettare. Di una cosa sono certo, questo commento di Michele Serra, un sorriso e una risata gliela avrebbero strappata.

Grembiule
Il grembiule sarà a vita bassa, da indossare rimboccato sul culo e con le mutande firmate ben visibili, perché sia chiaro che il ritorno ai sani costumi di una volta non deve penalizzare l'economia nazionale. Azzurro per i maschietti, nero per le femminucce, dovrà essere indossato fino al giorno della tesi, con il fiocco bene annodato e il cestino della merenda sempre a portata di mano. Anche le università dovranno dotarsi di un'altalena in cortile per la ricreazione