mercoledì 12 maggio 2010

In pillole




Vagabondavo nel web alla ricerca di connessioni tra la Exelgyn (azienda farmaceutica produttrice della pillola abortiva) e la Apsa, (banca vaticana dai mille investimenti) ma nulla, non ho trovato nessun collegamento, per saperne di più dovrei metter mano al portafogli e pagare qualche visura camerale. Comunque questa attività non mi è stata del tutto inutile, per esempio mi sono imbattuto su queste parole in un intervista al direttore della farmacia vaticana. La domanda era questa:

"Quindi possiamo dire che in Vaticano l'obiezione di coscienza per i farmacisti è cosa scontata?"
La risposta questa:

" Certamente sì, anche se magari non c'è bisogno di reclamarla per quanti lavorano da noi perché sanno bene, entrando qui, qual è la linea seguita, che è quella del magistero della Chiesa e nessuno può obbligarci a seguire strade diverse. Personalmente però rivendico il diritto per i farmacisti a esercitare nella loro vita professionale individuale l'obiezione di coscienza davanti a richieste di prodotti specificamente destinati a usi contrari alla vita. Altra domanda da parte del giornalista: "A cosa è dovuta tanta frequentazione? "

Ecco la risposta:

"Intanto è l'unica farmacia nella quale si possono acquistare medicinali che, seppure testati in altre nazioni del mondo e approvati da altri sistemi sanitari nazionali, in Italia stanno ancora seguendo l'iter burocratico necessario a ottenere l'approvazione del ministero della Salute e dunque l'autorizzazione alla vendita. Non siamo ovviamente soggetti costretti dalle limitazioni imposte in Italia, e dunque possiamo accedere direttamente a fornitori internazionali autorizzati alla commercializzazione di medicinali posti già in libera vendita nel mondo, mentre in Italia vengono immessi sul mercato magari sei o sette mesi dopo, a volte anche qualche anno più tardi. In questo modo siamo in grado di acquisire medicinali già sperimentati positivamente negli Stati Uniti, per fare un esempio, che in Italia arriveranno magari fra qualche tempo, dopo l'avvenuta approvazione del ministero della Salute, l'unica autorità competente a rilasciare l'autorizzazione"


Come dire, noi ci facciamo i cazzi nostri, e godiamo un sacco a farci anche i vostri.