martedì 3 marzo 2009

Porta "Spia"



La questione eutanasia rischia di rendere ancora più ostico il dialogo tra cattolici e laici, in Italia molto faticoso anche a causa dei problemi di udito di molti protagonisti, già presenti sulla scena politica ai tempi di Porta Pia. La libertà di lasciarsi morire senza essere incarcerati dopo il funerale (come propongono con insistenza i predicatori di Radio Maria) è un tema che si aggiunge a una lunghissima lista di questioni scottanti. I cattolici più possibilisti sostengono che è lecito interrompere l'accanimento terapeutico, a patto che le sofferenze degli anni precedenti la morte siano state sufficientemente atroci e prolungate da poter soddisfare il famoso “protocollo di San Sebastiano”, che stabilisce minuziosamente il numero di piaghe e dolori lancinanti bastante a raggiungere la Grazia. La questione fecondazione assistita, se possibile appare ancora più complessa. Secondo l'emendamento Sacconi: la sola fecondazione assistita consentita dalla legge è quella in cui un prete assiste alla copula. Francesco Rutelli, che cerca di fare da ponte tra cattolici e laici, propone la legittimità della fecondazione in provetta purché la provetta sia abbastanza grande da contenere marito e moglie che si congiungono nella posizione del missionario. Fa discutere la proposta, della Binetti, di adottare non solo gli embrioni congelati, ma anche i bastoncini di pesce.