domenica 5 aprile 2009

Strafottenza poco sportiva




Per le strade non si vedono più i ragazzini che giocano a pallone”.Questa è una constatazione di fatto, come certe verità trascurate per anni, e poi percepite come irrimediabili rivelazioni quando è già troppo tardi. È vero, i ragazzini giocano a pallone sempre più raramente, non lo percepiscono più come un gioco loro, come un pezzo dell´infanzia, ma come un passatempo televisivo degli adulti. Un´invadente varietà di chiacchiere, polemiche e dispute politiche che li esclude, annacquando fino a percentuali trascurabili il sapore rarefatto del gol, un pane soffocato da troppo companatico. Preferiscono il wrestling, giocano più volentieri a basket o a volley, e questo fa del calcio lo sport invecchiato di un paese invecchiato. Dove i nostri illustri finanzieri, capi di governo pidocchi arricchiti, hanno investito i loro soldi per celebrare il loro successo. Una sorta di moderno Amphitheatrum dove esibire i propri "adriano" schiavi di un gioco che non è più tale. Nel discorso corrente sulla vecchiezza di questo Paese (vecchiezza anagrafica, politica, culturale, psicologica?) è drammatico che nessuno, di questa vasta corte, sia in grado di capire che stiamo perdendo anche l’ultimo treno per la modernità, ed esultare al gol dell'ultimo prodigio da venti milioni di euro, significhi quantomeno dileggiare, chi non ha nemmeno i soldi, per pagare un biglietto in curva.