venerdì 4 dicembre 2009

Cip e Ciop all'italianetta




Nella ricca Pistoia, che ogni madre o padre, sia spesso persona in carriera, dedita a giornate di intenso lavoro è cosa sacrosanta. Che nella ricca Pistoia, quindi è altrettanto verosimile, che i bimbi, appena finita la succhiata mattutina di latte materno -unica e sola giornaliera- vengano spediti e dati in mano, a persone non meglio identificate, non mi quadra. Questi luoghi, hanno sempre nomi fiabeschi, ma sempre di parcheggi si tratta. Comodo, si esce per andare all'ufficio, si lascia l'auto in terza fila, che più che un'auto pare un caterpillar, si rifila il pargolo biondo nella ululante hall di un asilo e si scappa in gran fretta per il primo briefing della giornata. La retta dell'asilo, del resto va pagata ogni mese, e poco importa se il piccolo di pochi mesi, conosce più le sevizie, di una insegnate poco raccomandabile, che le attenzioni di genitori attenti. Che nella ricca Pistoia, -ma è solo un esempio- non si capisca che, la vera ricchezza è il tempo che si riesce a dedicare a se stessi, quindi al benessere nostro e di chi ci sta più a cuore, è segno di un paese in affanno.