mercoledì 4 agosto 2010

L'oro di Furtei




"L'accesso e l'utilizzo della rete è una grande occasione di democrazia, di trasparenza e di partecipazione alla gestione della cosa pubblica" Questo è quanto si legge sul sito della Regione Sardegna alla voce "trasparenza". Quasi un invito, se mai ne avessi bisogno, d'andare a sbirciare sul web qualcosa sull'attuale presidente. Non mi riferisco di certo agli ultimi avvenimenti, riguardanti il Cappellacci, ma al suo trasparentissimo passato, talmente trasparente che nessuno più ne parla. Non tutti per esempio ricordano che il trasparente Cappellacci dal 2001 al 2003 ricoprì l'incarico di presidente della società Sardinia Gold Minig, società Australiana che ebbe in concessione circa 400 ettari di territorio Sardo per l'estrazione, lo indica il nome stesso, d'oro ma anche d'argento. Ora manco a dirlo, tutta la zona è compromessa, le falde acquifere sono pregne di mercurio, i lavoratori sono passati dalla cassa integrazione alla disoccupazione. L'unico che ha tratto vantaggio da tutto questo pare essere il solo e ma non unico e trasparente Cappellacci, in compagnia però della fede e che fede, lo stesso Ratzinger, nella sua visita in Sardegna, ebbe in dono il “Calice dei Sardi” costruito con l'oro e lo sfruttamento di questa terra e della sua gente.