martedì 22 settembre 2009

Giura di dire la verità




In mezzo a tanti dibattiti urgenti e di pubblica utilità, ce n' è almeno uno che, da anni, attendo con impazienza. E' quello interno al mondo cattolico, che ha visto largamente prevalere, fino al conformismo, le opinioni dogmatiche e sparire le poco utili tracce del cattolicesimo conciliare. Ora l' occasione sembrerebbe ghiotta: La sobrietà politica di cui ha parlato Bagnasco, è quindi rivolta ad almeno tre comandamenti: Non commettere adulterio. Non rubare. Non fare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Poiché questi moti di coscienza derivano da presupposti inconciliabili con quelli che ispirano le politiche del governo, ci si domanda quanto a lungo, all' interno di una maggioranza che manifesta grande concordia con il Vaticano, il dibattito possa rimanere ignorato o censurato dai cattolici. Ma di cattolici di governo ce ne sono tanti: bisognerebbe incalzarli per sapere da che parte stanno, e se i fondamenti della carità e del creato ai quali la loro fede si ispira trovino, oppure no, una qualche consonanza con la politica del governo. Rattrista solamente una sconsolante e puerile scorciatoia implicita nella dichiarazione di Bagnasco; la personificazione di una cosa, Il Male, che è invece notoriamente presente in tutte le persone.