sabato 5 marzo 2011

Le rivoluzioni non finiscono mai



La "ordinarietà" dell' Egitto e della Libia tarderà a venire. Ipotizzando una data la fisserei non prima del 2061, quando anche l' ultimo fanatico religioso, stremato, deciderà di andare in pensione e aprire un kebāb a Tenerife. Nell' attesa, non ci resta che assistere all'orda di attentati, sparatorie e linciaggi, sarà pure cinico dirlo, ma ogni altro nostro intervento rischierebbe di accrescere quell' odio anti occidentale che è già all' apice; la stabilità politica e amministrativa in quella regione sarà un miraggio che solo i cittadini liberi da ogni estremismo potranno raggiungere; il rischio che l' Egitto e la Libia passino dal governo di un tiranno "laico" a quello di una tirannia fondamentalista è concreto. Ho messo quindi in conto, circa cinquanta anni, è sono il minimo per una rivoluzione che voglia davvero fare i conti non solo con i tiranni che stanno combattendo ma con millenni di integralismo religioso.