mercoledì 10 giugno 2009

Che circo




Umberto Bossi sa benissimo che il suo territorio di riferimento è troppo ricco e troppo pigro per impugnare il fucile. Meglio chiudere un occhio e accogliere un qualche circo estemporaneo, come un festoso momento di incontro tra popoli. Poco importa, se qualche strampalato Caronte in partenza dalla Libia, pianta le tende e il suo arem nel centro di Roma. Il capo di Bossi non sa che farsene di rivoluzionari col fucile, a lui servono consumatori con il telecomando, greggi da "spasso" in mancanza di veline e non certo lupi da allevare. Sotto una tenda, da vecchio campeggiatore, (quale sono) innamorato della natura, posso ammettere di tutto, puzza di calzini e scorregge, ma in nessun caso mischierei i mie umori sotto la tenda di un dittatore; Bossi è solo chiacchiere e distintivo, se l´Umberto ogni tanto ulula ancora alla luna è solo per lo spettacolo, non ha nessun bisogno di rivolte armate per ottenere i suoi scopi: le basta votare a destra come ha sempre fatto.