sabato 22 agosto 2009

Ladri si diventa



In un sabato pomeriggio noioso e privo di notizie, c’è un numero che mi ha lasciato perplesso. Nel senso che non potrò mai più scrivere una sola riga, su questo Paese, prescindendo da quel numero. Il numero che ricavo è questo: gli italiani che dichiarano più di duecentomila euro di reddito all’anno sono poco più di diciassettemila. Mi sono poi imbattuto in articolo in cui si riferisce che le barche di lusso registrate in Italia sono sessantacinquemila, per non parlare delle auto. Scommetterei tutto quello che ho (festività soppresse comprese) che nella sola Sardegna sono ben più di diciassettemila i cittadini che guadagnano più di duecentomila euro all’anno. Il tutto mi riconduce, con disgraziata sorpresa, al massimo scandalo strutturale sul quale si poggia la nostra comunità: una quantità smisurata di italiani evade smisuratamente le tasse, cioè deruba i suoi simili. E li deruba due volte. La prima non versando la sua quota nelle casse sociali. La seconda usando servizi (scuole, ospedali eccetera) pagati dagli altri. Credo che nessun governo, di destra, di sinistra o proveniente da Venus, potrà mai fare alcunché per un popolo composto in buona parte di ladri e di scrocconi. Altro che "governo ladro". Paese ladro. Italiani ladri e partiti politici obsoleti.