lunedì 4 gennaio 2010

Re di Roma




Il Presidente Napolitano si dice "molto soddisfatto" per le reazioni al suo messaggio di fine anno. Lo dice nella sua visita a Napoli, e aggiunge 'Il mio augurio? Pace nel mondo e lavoro a Napoli'. Si direbbe che anche il buon Giorgio nazionale abbia richiesto consulenza ad un qualche esperto d'immagine, mummificato, in attesa della prossima edizione di Miss Italia. Molti politici italiani si stanno tuttavia adeguando per risalire almeno di qualche punto la scala del gradimento. Ma è un percorso ad ostacoli, e spesso molto costoso. Sull'onda delle parole presidenziali, tutti concordano: basta con le Bicamerali accapigliate, con i parapiglia inconcludenti. Il paese chiede pace, novità percepibili (laiche e a costo zero). Un'agenzia specializzata in look ha messo in vendita un pacchetto di proposte di riforma istituzionale che sta andando a ruba tra i leader di partito a corto di idee. Secondo indiscrezioni, tra le proposte più suggestive ci sono: il ritorno alla Repubblica di Salò, riesumare i Borbone, la costruzione della prima atomica made in Italy, assumere partime la classe politica libica, vendere l'Italia a Moratti e farci mettere tutti in panchina, lo scioglimento delle Camere con l'acido (lodo Brusca), o in alternativa tenerci Berlusconi al governo, e una volta per tutte, incoronarlo come re d' Italia.