lunedì 14 dicembre 2009

Cascioni




Tra i miei passatempi preferiti, figura di certo il gioco del biliardino. Unico difetto, si deve essere almeno in quattro persone, e preferibilmente "macho" (quindi io potrei iniziare a tirarmi fuori). Uomini dal pelo vigoroso che fuoriesce, dalla camicia sbottonata fino all'ingrossarsi della pancia, il pacchetto di Marlboro ficcato sulla manica e il bicipite talmente robusto che ad ogni gol fa tremare la lamiera del biliardino in un fragoroso "sdeng". Posso mai immaginare i miei eroi di un tempo: Lello detto il bambino, l'altro Lello detto il nero, Sergio detto il tettella e Tonio detto appunto Tonio giocare con un simile biliardino? no! non posso, uno di loro, sono certo si rivolterebbe dentro la tomba.