mercoledì 28 luglio 2010

Svastichella



Il nomignolo di “Svastichella”, a leggerlo e a sentirlo, lascia di stucco. È il nome di un nazista ma anche il nome di un giullare. Ha una origine sventurata e irreparabile, che suggerisce lo sterminio, ma contemporaneamente goliardico quasi carnevalesco, rivela razzismo e omofobia. Questa capacità, tutta italiana, di rendere cialtrona anche la tragedia è perfettamente espressa dall'Alessandro Sardelli alias Svastichella, condannato in primo grado alla pena di 7 anni per il ferimento di una coppia di omosessuali all'uscita di una discoteca all'Eur quando poi si scopre che è “seminfermo di mente” dunque ha sempre evitato la galera. Ora che lo hanno beccato alla guida di una organizzazione dedita allo spaccio di droga, spero che la sua psiche sia riabilitata, almeno quel minimo per fargli assaporare non dico come ci si senta in un lager, ma almeno come ci si sente da prigionieri.