venerdì 21 maggio 2010

Vincere di misura



Nella pittoresca campagna elettorale in corso nella mia cittadina abbondano i candidati "civici", e si fatica a trovare un aspirante sindaco che ammetta di correre per conto di un partito. Dimostrazione che, i partiti ufficiali non godono della stima manco dei propri candidati. Da tutto questo, però, non sembra derivare, rispetto alla vecchia bagarre ideologica che ha formato tante generazioni, un sensibile miglioramento dei toni, e abbassamento dei volumi. Non si litiga più su socialismo e capitalismo, ma più volentieri su quanto è spregevole quel candidato e quanto viscido quell' altro. Tanto è vero che solo ieri mi è giunto un volantino, in cui non si invita a votare la propria lista, ma si invita a non votare quella dell'avversario. L'unica donna in lizza, in questo clima rissoso, rischia nonostante i notevoli conflitti d'interesse di vincere le elezioni, ma solo, per non aver fatto a gara con i rispettivi rivali, su chi lo ha più lungo.