giovedì 10 marzo 2011

Cazzo che egoisti che siamo




Innanzitutto, afferma il Pontefice, ''l'obbligo di prendersi cura dell'ambiente è un imperativo che nasce dalla consapevolezza che Dio affida ecc. ecc.''. Cosi dice il papa nel suo messaggio alla Chiesa cattolica in Brasile. Epperò, il santissimo produttore di rifiuti, si è mai chiesto dove finiscano le sue santissime bucce di banana i suoi resti di minestrina, i vasetti di yogurt di cui è ghiotto, le sue mutande usurate e tutta la sua, come la mia, enorme montagna di spazzatura che produce? probabilmente immagina che, la divina provvidenza con un fulmine accecante polverizzi il tutto, senza lasciare un minimo olezzo. Ma le cose non stanno in questo modo, lo spiega bene Elio Cortellessa primo capo tecnico della città del vaticano, colui che si occupa del ritiro e smaltimento delle migliaia di tonnellate di rifiuti che ogni anno il vaticano conferisce presso la discarica di Malagrotta, in terra italiana e a spese italiane. La differenziata, aggiunge orgoglioso il tecnico, ha superato la soglia del 40% e tramite il riciclo della carta, (unico materiale conferito in proprio dal vaticano) della Tipografia Vaticana talvolta è addirittura fonte di guadagno. Non credere in dio, dato tali privilegi, sarebbe davvero da idioti egoisti.