giovedì 15 aprile 2010

Intermezzo




Ci stava un profumo intenso di gelsomino. Le narici non dovevano che aprire una porta insignificante. Un facile percorso rispetto al severo viottolo con curva a destra e la pesante porta metallica da aprire, quasi sempre senza sorprese. Un sicuro rifugio da scappatoie mentali in principio. Rampa di lancio nel mezzo. Detonatore di vita alla sua fine. Qualcuno è esploso, altri si son feriti o sono periti. Eppure erano solo sedici metri quadri. Della adolescenza ho questo primordiale ricordo, sicuro che, anche se non perito, qualcosa me la sono persa, sia dalla mente dei periti, ma anche da quella degli esplosi.

A Ugolino

Non sparate sul pianista




Ci siamo, nel mio paese (meno di 15mila anime) è partita la competizione per le comunali del prossimo giugno. E così, come per incanto, in quella strada che percorre il paese come fosse un villaggio western, sono tornati a farsi vivi i pistoleri della politica. Sono individui di entrambi gli schieramenti che, a causa delle loro posizioni politiche dissennate, e spesso anche del loro aspetto fisico ripugnante, si sono mescolati talmente tante volte tra loro, da avere anticorpi grossi come scarafaggi. Il candidato sindaco di centrodestra, nonostante non conosca nessuno degli abitanti, già da ora non manca ad un funerale che uno. Stringe mani e elargisce condoglianze come fosse uno di famiglia. Il centrosinistra manco a dirlo è diviso sulle candidature, il più presentabile, tuttavia credo sia alla sua sesta legislatura. Per finire in bellezza, una lista civica composta dagli espulsi dalle due liste precedenti, perchè molti di loro sono stati beccati ai buffet delle elezioni primarie mangiando con le mani e molestando le hostess. Dopo una intensa giornata di discussione, interrotta da frequenti sparatorie, gli Impresentabili hanno deciso di dare vita a una lista unitaria, la Lista Impresentabile cui non nego la mia simpatia.