
Ci stava un profumo intenso di gelsomino. Le narici non dovevano che aprire una porta insignificante. Un facile percorso rispetto al severo viottolo con curva a destra e la pesante porta metallica da aprire, quasi sempre senza sorprese. Un sicuro rifugio da scappatoie mentali in principio. Rampa di lancio nel mezzo. Detonatore di vita alla sua fine. Qualcuno è esploso, altri si son feriti o sono periti. Eppure erano solo sedici metri quadri. Della adolescenza ho questo primordiale ricordo, sicuro che, anche se non perito, qualcosa me la sono persa, sia dalla mente dei periti, ma anche da quella degli esplosi.
A Ugolino