martedì 29 dicembre 2009

Strilloni del.. bip




Sappiamo tutti che la possibilità di un attentato jihadista a Fiumicino piuttosto che a Malpensa come in ogni altro luogo del mondo, è possibile. Sarebbe bene, però, che le minacce di altro, tipo "Bruceremo Roma", o "l’Islam conquisterà il mondo", non fossero prese proprio alla lettera, e pubblicate a caratteri cubitali sui più diffusi quotidiani: se non per constatarne la ridicola prepotenza. Allo stesso modo, quando le Brigate Rosse annunciavano l’imminente crollo del capitalismo e la presa del potere del proletariato armato, non c’era persona sensata che prendesse sul serio l’ipotesi. La scia di sangue, fu lunga e la ricordo solo vagamente, ma la portata politica del terrorismo rimase sempre quella che era: l' azzardo di una ideologica di stretta minoranza. Visto lo scontro con il fanatismo islamista è soprattutto mediatico, come ben sanno anche i capi di Al Qaeda, occorrerebbe saper distinguere tra i proclami roboanti e il pericolo reale. Che è grande, ma non tale da far sospettare una Roma o Milano ridotta in cenere dall’Islam. Il peggio del repertorio verbale di Al Qaeda può tranquillamente trovare posto nelle pagine interne. Altrimenti, ogni strillone fuori da ogni edicola rischia di farci morire di crepacuore. Siate sereni.