sabato 15 gennaio 2011

Senza scrupoli



Fa un certo effetto leggere le parole di Adriano Sofri oggi su il Foglio. L'ex leader di Lotta Continua, mandante morale -come lui stesso si definisce- dell'omicidio di un impiegato dello stato, osserva che, sulla vicenda Mirafiori ci sia stata una "gran bella partita". Dice: "Era tanto che non si pensava e discuteva con una decente apertura mentale. Merito di Marchionne, dite voi. Merito delle operaie e degli operai, dico io". Oggi a bocce ferme, si capisce invece che il voto degli impiegati si è contrapposto a quello degli operai, aprendo di fatto, o meglio, rinvigorendo e dando nuova linfa a quelle lotte di classe a cui Sofri partecipava col revolver. Non prendo posizione sull'esito del referendum, una cosa è però certa; preferisco un combattente che nell'euforia della lotta sbaglia mira a uno "scrittore" che non ha più bersagli.