venerdì 18 giugno 2010

Pesce fuor d'acqua




Ho sempre immaginato i blog come delle enormi vasche piene di pesci. Si parte dai più piccoli che si muovono all'unisono per simulare un unico gigantesco pesce. La strategia davvero ingegnosa, nasconde però il pericolo d'essere issati tutti contemporaneamente da un'unica rete (blogger collettivi). I pesci enormi poi sono quasi sempre almeno apparentemente i meno pericolosi, si nutrono di organismi microscopici, ma non meno vitali (i commentatori). Ci sono poi i pesci fuor d'acqua, (blogger come me) che scrivono come diceva Sciascia "perché mi piace scrivere. E mi piace scrivere perché facendolo mi sento vivere oltre che esistere". Ecco, questi blogger, durante il loro viaggio lasceranno qualcosa di autentico e personale coscienti del fatto che come diceva Saramago: "Il viaggio non finisce mai, solo i viaggiatori finiscono". Tutti gli altri resteranno impigliati nella rete, o troppo occupati a mangiare milioni di commenti per alimentare la propria smisurata e incontrollata mole. Hailoro.