lunedì 10 novembre 2008

Pezze





Come la pentola che brontola sul fuoco, il cane che abbaia in giardino, il rumore ovattato del traffico, anche i politici Italiani riempiono le nostre stanze quotidiane e accompagnano i nostri umili gesti, confondendosi con le consuete abitudini. Chissà che cosa dicono, e perché sono lì. Magari in quel brusio di fondo, si cercano le ragioni della contrazione dei consumi. Alcuni avanzano l’ipotesi, che gli italiani siano cattivi, e consumano meno per puro malanimo nei confronti della società, altri sono convinti che si tratti del noto fenomeno del consumo sommerso, quindi solo per il gusto del fare le cose in nero, ci si ingozzerebbe di dolciumi ma solo a tapparelle abbassate, per non essere visti. I miei nonni, (lui calzolaio, lei panettiera) avrebbero senz’altro tirato un sospiro di sollievo sentendo le dichiarazioni di Confindustria, secondo cui, è tendenzioso parlare di stipendi miserabili, la continua ascesa di alcuni settori merceologici, come le scarpe risuolate e le croste di pane ne sarebbero la dimostrazione. Mi chiedo: chissà se sanno che il loro solenne impegno istituzionale diventa, nelle nostre case, appena un rumore di fondo, che accompagna al riposo serale.