Affermare che l’uomo non deve essere soggetto a qualche cosa di superiore a lui non significa negare la dignità degli ideali. Ci costringe però ad un’analisi critica di che cosa è un ideale. Oggigiorno si dà di solito per scontato che un ideale è un qualsiasi fine il cui perseguimento non implichi un guadagno materiale, una qualsiasi cosa per la quale una persona sia pronta a sacrificare dei fini egoistici. Questo è un concetto puramente psicologico, e anzi relativistico, dell’ideale. Da questo punto soggettivistico un fascista, che è mosso da un desiderio di subordinarsi a un potere, e nello stesso tempo di sopraffare gli altri, ha un ideale proprio come lo ha l’uomo che si batte per l’eguaglianza e per le libertà umane. Su questa base il problema degli ideali non può in alcun modo essere risolto.
Erich Fromm
8 commenti:
è evidente che gli ideali non sono tutti uguali, ci sono ideali giusti (la libertà, la giustizia, il benessere), ideali sbagliati (l'uguaglianza imposta, il razzismo) e ideali isllusori (la pace nel mondo, la comunità degli uomini buoni).
E' inutile fare esempi di ideali, apparentemente giusti, che hanno fatto milioni di morti.
Questo articolo è stato estremamente interessante, soprattutto perché ero alla ricerca di pensieri su questo argomento Giovedi scorso.
Esatto, un fascista ha un ideale.Ma non è un concetto psicologista, E' un concetto filosofico.
Ciao babbu
Arci, personalmente non credo esista una legge universale o una regola che stabilisca quali siano gli ideali buoni e quali quelli cattivi. Ogni volta che ci si prova si deve valutare una moltiplicità d'aspetti.
Anonimo, mi scuso a nome della piattaforma blogspot, ti ha infilato tra lo spam e sono dovuto andare a ripescare il tuo commento da li. Forse questi sono i rischi del commentare come anonimo, ma è solo una supposizione, non saprei infatti con quale criterio cestino o pubblichi i commenti. Tuttavia se ho pubblicato un pezzo di tuo interesse sono contento così.
Baule, ciao concu mannu. :)
L'ideale non è l'ideale del singolo, ma di una società, per cui è "buono" se la sua ricaduta è benevola sui membri della società
è "cattivo" quando preserva il supposto predominio di una minoranza sul resto degli uomini che vivono in quel contesto sociale
il mondo ideale? quello in cui si rispettano i diritti fondamentali dell'Uomo (vedi carta dei diritti...)
Bisous!
WW
Ww, probabilmente quanto dici si avvicina al vero ma non al giusto, che infatti non esiste. Esistono società lobotomizzate a cui nulla pare strano nel loro modo di vivere.
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