giovedì 24 febbraio 2011

Passepartout




Affermare che l’uomo non deve essere soggetto a qualche cosa di superiore a lui non significa negare la dignità degli ideali. Ci costringe però ad un’analisi critica di che cosa è un ideale. Oggigiorno si dà di solito per scontato che un ideale è un qualsiasi fine il cui perseguimento non implichi un guadagno materiale, una qualsiasi cosa per la quale una persona sia pronta a sacrificare dei fini egoistici. Questo è un concetto puramente psicologico, e anzi relativistico, dell’ideale. Da questo punto soggettivistico un fascista, che è mosso da un desiderio di subordinarsi a un potere, e nello stesso tempo di sopraffare gli altri, ha un ideale proprio come lo ha l’uomo che si batte per l’eguaglianza e per le libertà umane. Su questa base il problema degli ideali non può in alcun modo essere risolto.

Erich Fromm

8 commenti:

Arci ha detto...

è evidente che gli ideali non sono tutti uguali, ci sono ideali giusti (la libertà, la giustizia, il benessere), ideali sbagliati (l'uguaglianza imposta, il razzismo) e ideali isllusori (la pace nel mondo, la comunità degli uomini buoni).

E' inutile fare esempi di ideali, apparentemente giusti, che hanno fatto milioni di morti.

Anonimo ha detto...

Questo articolo è stato estremamente interessante, soprattutto perché ero alla ricerca di pensieri su questo argomento Giovedi scorso.

Baule ha detto...

Esatto, un fascista ha un ideale.Ma non è un concetto psicologista, E' un concetto filosofico.
Ciao babbu

Gians ha detto...

Arci, personalmente non credo esista una legge universale o una regola che stabilisca quali siano gli ideali buoni e quali quelli cattivi. Ogni volta che ci si prova si deve valutare una moltiplicità d'aspetti.

Gians ha detto...

Anonimo, mi scuso a nome della piattaforma blogspot, ti ha infilato tra lo spam e sono dovuto andare a ripescare il tuo commento da li. Forse questi sono i rischi del commentare come anonimo, ma è solo una supposizione, non saprei infatti con quale criterio cestino o pubblichi i commenti. Tuttavia se ho pubblicato un pezzo di tuo interesse sono contento così.

Gians ha detto...

Baule, ciao concu mannu. :)

Anonimo ha detto...

L'ideale non è l'ideale del singolo, ma di una società, per cui è "buono" se la sua ricaduta è benevola sui membri della società
è "cattivo" quando preserva il supposto predominio di una minoranza sul resto degli uomini che vivono in quel contesto sociale

il mondo ideale? quello in cui si rispettano i diritti fondamentali dell'Uomo (vedi carta dei diritti...)
Bisous!
WW

Gians ha detto...

Ww, probabilmente quanto dici si avvicina al vero ma non al giusto, che infatti non esiste. Esistono società lobotomizzate a cui nulla pare strano nel loro modo di vivere.