giovedì 12 agosto 2010

Non siamo mica gli Americani




C’è un dispiacere speciale nell’apprendere che Vasco Rossi è accusato di evasione fiscale, quindi d'aver sottratto denaro al fisco (cioè ai suoi fans e quindi in parte, anche me) diverse migliaia di euro. È il dispiacere di scoprire che un cantautore illuminato e a tratti geniale (penso a non siamo mica gli americani) è inevitabilmente parte di quella vecchia e insopportabile ciurma che rende invivibile questo Paese. Come se niente delle sue canzoni avesse contaminato anche lui che diceva: "C'è chi dice no! Ora qualcuno dirà che una star internazionale impara presto a conoscere misure diverse, rispetto a quelle di un normale professionista o impiegato o operaio. Che il suo approdo naturale è il mondo che è umano cercare di risparmiare qualche spicciolo, che spesso quando si è tra le stelle ci si dimentica di controllare quello che succede a terra. Ma specialmente in questo periodo, con buona parte dei giovani senza una lira in tasca, (quelli che a lui pagano i biglietti) e scaricano musica "agratis" come nè uscirà l'immagine del dannato cantautore, agli occhi dei suo fans nuovi e vecchi? Spiace dirlo caro Vasco, ma non poter dire altro che non sia risolutamente e perfino banalmente severo, lei di questo fatto magari ci scriverà una canzone addolorata e strappalacrime, ma, le tasse si devono pagare, e più si è famosi e fortunati, più si è facoltosi e ammirati, più aumenta la propria responsabilità di fronte agli altri. Vasco, se ci pensa bene, questo lo sa, quello che non sa è che io il suo prossimo cd, casomai avessi ancora voglia di sentire i suoi lamenti, lo acquisterò regolarmente.

6 commenti:

Arci ha detto...

sei stato un tantinuo ingenuo, mio caro

Gians ha detto...

Arci, ingenuo di certo, ma non al punto da credere che alcuni noti "idoli" siano puri. Ciò che sconforta è la prassi adottata, il metodo e il fine. In sostanza se il Vasco avesse evaso su i suoi guadagni, quasi l'avrei capito, (non giustificato) ma farsi beccare su un natante di 24m intestato a chissà quale società di noleggio, ma in uso esclusivo suo, questo basta a demolire, almeno un 90% dei suoi testi.

nicbellavita ha detto...

A volte anch'io pecco (ancora) di ingenuità.
Fino a qualche anno fa detestavo cordialmente Vasco Rossi, poi l'amour mi costrinse a "riscoltarlo" con altre orecchie.
Oggi vedo mia nipote, 14 anni, ascoltare incessantemente le sue canzoni. Oggi ha chiesto a suo padre di portarla a Bologna, al concerto.
Peccato che sia troppo piccola per lasciare che l'indignazione abbia il sopravvento.
Notte, Gians. Siccome non ho sonno mi sa che mi butto su un vecchio film di Tarantino.
:**

Arci ha detto...

carissimo, io credo che sia necessario sempre distinguere l'opera dell'artista dalla sua vita privata. Se ti piace la produzione di Vasco, segui quella. Dalla vita privata puoi avere solo delusioni, mai conferme. E questo vale per tutti.

Vasco è, come tanti altri italiani, uno che dello stato se ne frega e i soldi vuole tenerseli. Come tanti altri che cantano "una vita spericolata" cerca una vita comoda, lussi e camerieri.
Non bisogna meravigliarsene.

Gians ha detto...

Nic. è molto meglio se la tua nipotina si gode la spensieratezza dei suoi anni, nè ha diritto. Noi più avanti con gli anni non possiamo a meno che osservare, paragonare, e indicare comportamenti, magari anche senza puntare il dito, perchè è davvero difficile essere esenti da atteggiamenti poco limpidi.

Gians ha detto...

Arci caro, parli da disilluso e davvero non riesco a darti torto. Tuttavia quì non si stava a parlare di un palazzinaro (con tutto il rispetto per la categoria) da cui alcuni escamotage puoi anche aspettarteli ma di un cantautore che dal momento che scrive, può essere a ragione, considerato un intellettuale. Mettiti nei panni dei fans di Vasco, e prova a immaginare il loro stato d'animo. Credo ancora che la legalità esista, che esistano persone corrette e che l'unica speranza per il Paese, sia una inversione di tendenza, ossia non dare per scontato che le cose debbano sempre funzionare come tu, disilluso a ragione, continui a credere.