lunedì 19 aprile 2010

Gira e rigira





Ogni volta che si riaccendono le polemiche sul divorzio, trovo esagerato e fuori luogo il risentimento dei laici, il mio per primo. In una delle mie capriole mentali, ho iniziato a pensare che le parole del Papa pronunciate per esempio ieri a Malta sul divorzio, riguardano i cattolici. Sono a loro uso e consumo e quindi sono un loro problema. Un libero Stato non dovrebbe sentirsi minimamente chiamato in causa dai pronunciamenti di una libera Chiesa, e così i cittadini non credenti. Il giorno che un pronunciamento del Papa passerà quasi inosservato fuori dalla Chiesa, finalmente non saremo più un paese clericale.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì ma quando una religione è religione di stato e tutti i cittadini sono tenuti a rispettarla come tale...

Arci ha detto...

benissimo caro GIANS, è proprio così. In Italia non esiste una religione di Stato, ma siamo nell'ambito del principio cavouriano della "libera chiesa in libero stato".
Questo malgrado i guai fatti da Mussolini nel 29 col Concordato, da Togliatti nel 48 che inciuciò con la DC per recepire il concordato e inserirlo in costituzione, e da Craxi che rinnovò i patti.

Quindi il "magistero papale" è per chi ci crede, non per tutti. Dobbiamo fare solo attenzione alle ingerenze, non alle prediche.

oude ha detto...

# Sono a loro uso e consumo e quindi sono un loro problema

ma diventa anche nostro dal momento che nelle urne votano loro (anche per semplice conformismo) e le leggi "clericali" non possono non toccarci.

# finalmente non saremo più un paese clericale

spero tu sia abbastanza giovane per vederlo. auguri!

Anonimo ha detto...

La tua riflessione è corretta e dovrebbe essere condivisa ed accolta perchè rispettosa sia di coloro che si considerano credenti sia di coloro che si dicono laici; perchè in Italia come ha anche sostenuto qualcuno che mi ha preceduto, non esiste una religione di Stato. In passato, ora non più. Ma, come spesso avviene, soffriamo della convivenza troppo stretta con una Chiesa che, va detto, ha la sua sede ufficiale nel nostro territorio nazionale e che spesso e volentieri è ingerente nelle decisioni dello Stato italiano il quale, nelle sue massime rappresentanze politiche, si mostra ossequioso nei confronti di tali interferenze; per me, come cittadina, evidentemente inaccettabili.
Che i cittadini cattolici votino secondo il proprio orientamento personale, partitico e motivato dalle loro credenze ed adesioni religiose, non deve disturbare alcuno; ognuno fa il proprio mestiere. Il voto è un diritto-dovere politico; ciascuno di noi deve avvalersene come meglio crede.
La Religione non deve invece avere a che fare con il voto, anche se sarebbe più giusto dire...non "dovrebbe" avere a che fare con il voto, perchè quello con la divinità è un rapporto del tutto privato.

Non ci crederai Gians, ma anch'io... sono io; non lo sei solo tu.

Saluti
"Esse come sono"

impollinaire ha detto...

sempre a far polemica sempre a far polemica, ma che ti mettevano nel biberon?

Gians ha detto...

Fabristol, religione di stato fino a un certo punto, nel senso che chiaramente il vaticano sappiamo bene abbia delle corsie preferenziali nella nostra legislazione, ma poi siamo noi che una volta chiamati al voto, dovremo esprimere la nostra volontà di persone laiche, se buona parte degli italiani vota partiti filocattolici non abbiamo speranze.

Gians ha detto...

Arci, ci troviamo in sintonia, una volta ogni tanto fa piacere.

Gians ha detto...

Oude, il rinnovamento chiaramente comporta una lunga marcia, religione e stato in italia sono andati di pari passo, e mi viene persino difficile trovare altri stati in cui non funzioni allo stesso modo, in Italia per le ragioni che conosciamo la morsa è ancora più tenace, e davvero non saprei dirti se io assisterò mai alla realizzazione di un vero stato laico.

Gians ha detto...

Esse, Nel commento precedente, Fabristol ha lasciato dei puntini alla fine del suo pensiero, che chiaramente è sintesi di un qualcosa (conoscendolo) di molto più profondo. Per il momento non mi sbilancio oltre, se non per concordare sul punto fin quì espresso, e cioè che sono le ingerenze cattoliche ad ogni livello a fare in modo che tutto da noi abbia un percorso più complesso. Penso ai medici e farmacisti che rivendicano come loro diritto l'obbiezione di coscienza, penso alla consulta, che rinvia al parlamento le questioni relative i matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma anche all'istruzione nelle scuole pubbliche, casi quindi non solo politici, ma anche e spesso condizionati da scelte individuali.

Gians ha detto...

Imp, gassosa! dai che questa non è una polemica, è solo una discussione aperta ai pensieri più diversi. :)

Arci ha detto...

caro GIANS, a me fa piacere dibattere anche quando non concordiamo. L'importante è. come sappiamo fare entrambi (ma non molti altri), dissentire nel rispetto reciproco. ;)

PS: come stai a prenotazioni ?

Gians ha detto...

Arci, cavolo, in effetti è da tempo che ci becchiamo ma siamo sempre tra i nostri preferiti. :)

ps, sto prenotando un diretto, per poi prendere un treno, mi risparmio qualche soldo.

sonogrimilde ha detto...

Sarà per questo che non mi sono mai sposata ......

Gians ha detto...

Grimi, non vorrai farmi la proposta sul web? ;)

sonogrimilde ha detto...

Non ci avevo pensato ... potrebbe non essere una cattiva idea ....
;)

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Sarebbe bello ma questi restano un Paese ed un Governo clericali

Gians ha detto...

Grimi, manco io, ma faceva ridere almeno la possibilità. :)

Gians ha detto...

Daniele, quando si dice questi, io non concordo. E sai perchè? chi sarebbero questi se non noi, senza cavalcare teorie utopistiche, ci si potrebbe perlomeno basare sull'articolo tre della costituzione, questo dovrebbe sgomberare il campo da ogni dubbio. Quello che abbiamo al momento è semmai espressione del pensiero, della stragrande maggioranza di noi italiani, se qualcosa a noi non garba, la si combatta.

il mio nome è mai più ha detto...

Personalmente trovo esagerato che ci siano ancora polemiche sul divorzio.
Ma perchè non mandiamo il Vaticano in Groenlandia?

il mio nome è mai più ha detto...

Anzi no: in Islanda. :D

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

PER GIANS: punto é che fino a quando il Parlamento sarà una depandance vaticana in massima parte, riuscire nell'intento sarà drammatica. D'altronde rispondere a certe farneticazioni Vaticane é necessario per evitare che passi il messaggio che andava tutto bene e per evitare che poi il Parlamento faccia propri certi sproloqui. Perché quelle parole il Papa non le dice solo per i suoi accoliti ma per tutti. Tra l'altro poi anche all'interno dei cattolici non ci sono tutti personaggi come la Binetti per es...

Perché purtroppo questo non é uno Stato laico. Ecco perché non ci si può permettere di non rispondere a certe deliranti farneticazioni.

Un abbraccio
Daniele

Paolo Borrello ha detto...

Purtroppo siamo un paese clericale (e lo saremo purtroppo per molto tempo almeno così la penso io) e proprio per questo dichiarazioni come quella a cui tu fai riferimento di ratzinger devono essere contrastate e criticate duramente dai "laici".
Ciao a presto.

Gians ha detto...

Enne, li non si vedrebbero le fumate bianche. :)

Gians ha detto...

Daniele, conosco bene la tua posizione, ma è sempre bello confrontarsi con te.


Abbraccio.

Gians ha detto...

Paolo, si manche darci un pò meno peso non guasterebbe, no credi?

A prestissimo.