Prendo spunto da una riflessione di Alberto, riguardante uno spot di una nota casa automobilistica, per cercare di trovare la quadra sull'effettiva svolta ecologica che le auto elettriche dovrebbero dare alle nostre città. Fatto salvo l'immediato tornaconto in termini di smog, rimane comunque da risolvere il problema numero uno, ossia il fatto che da qualche parte, e in qualche modo ci dovranno essere delle centrali elettriche che permettano a queste auto di ricaricare le loro batterie. Faccio poi un'altra osservazione: il trasporto su gomma è una delle principali cause d'inquinamento, osteggiare nello stesso post la tav, mi impedisce di trovare la quadra.
martedì 28 giugno 2011
La quadra
Prendo spunto da una riflessione di Alberto, riguardante uno spot di una nota casa automobilistica, per cercare di trovare la quadra sull'effettiva svolta ecologica che le auto elettriche dovrebbero dare alle nostre città. Fatto salvo l'immediato tornaconto in termini di smog, rimane comunque da risolvere il problema numero uno, ossia il fatto che da qualche parte, e in qualche modo ci dovranno essere delle centrali elettriche che permettano a queste auto di ricaricare le loro batterie. Faccio poi un'altra osservazione: il trasporto su gomma è una delle principali cause d'inquinamento, osteggiare nello stesso post la tav, mi impedisce di trovare la quadra.
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9 commenti:
La TAV la osteggiano in quando "Alta Velocità". Non credo che i no-TAV osteggino i treni in generale.
Quello che c'è da dire però è la cosa seguente: in una democrazia rappresentativa come la nostra, ci sono diversi modi civili per opporsi a una decisione che si ritiene sbagliata. Una volta però che si perdono le battaglie democratiche e civili, bisogna rassegnarsi alla sconfitta. Non si possono prendere strade di resistenza "poco civile" o addirittura di "guerra civile", perché implicitamente questo significa rinnegare il metodo di democrazia rappresentativa, che per quanto abbia difetti evidenti, è pur sempre il metodo migliore che abbiamo a disposizione in questo momento.
Osteggiare la Tav non vuol dire essere contro il trasporto su rotaia. Vuol dire che quell'opera è inutile per le esigenze attuali e in prospettiva per cui sono sufficienti già le attuali linee.
Sarebbe come osteggiare i pc sempre accesi da cui sbrodoliamo le nostre opinioni fondamentali ...
io sarei per fare la Tav e per usare un po' meno l'auto in città
Knulp, hai toccato un nervo scoperto della nostra "democrazia impaziente" in effetti quando si sta all'opposizione di un governo eletto con la preferenza dei votanti, si dovrebbe avere più rispetto per questi ultimi, non dico che l'opposizione debba stare zitta, non sia mai, ma neanche cavalcare estremismi che di certo non porterebbero a vincere le prossime elezioni politiche.
Caro Alberto, non discuto sulle esigenze attuali della rete ferroviaria italiana: giuro di non conoscerle, ma sul fatto che in ogni dove si debba costruire una grossa infrastruttura nasca un comitato del no. Questo spesso significa la mancanza del senso di bene comune, cosa che da noi servirebbe come il pane.
Paolo, dobbiamo sbrodolare con criterio! Benvenuto.
Tess, come mi trovo d'accordo con te, non l'immagini.
Da noi la quadra è un'utopia, non si troverà mai :-/
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