"I Vescovi, prima di prendere possesso delle loro Diocesi, presteranno nelle mani del Luogotenente del Reich (Reichsstatthalter) nel competente Stato oppure del Presidente del Reich un giuramento di fedeltà secondo la formula seguente:
«Davanti a Dio e sui Santi Vangeli, giuro e prometto, come si conviene ad un Vescovo, fedeltà al Reich Germanico e allo Stato..... Giuro e prometto di rispettare e di far rispettare dal mio clero il Governo stabilito secondo le leggi costituzionali dello Stato. Preoccupandomi, com'è mio dovere, del bene e dell'interesse dello Stato Germanico, cercherò, nell'esercizio del sacro ministero affidatomi, di impedire ogni danno che possa minacciarlo"
Questo è l'articolo sedici del concordato firmato dal cardinale Pacelli -futuro pio- in veste di segretario di stato vaticano e il vicecancelliere appena nominato da Hitler -manco a farlo apposta- Von Papen nel luglio 1933. Letto questo, ogni altra arrampicata sugli specchi, da parte di qualsiasi chierico di qualsiasi ordine e grado, appare inutile e tardiva. I continui piagnistei alle Fosse Ardeatine da parte dei santissimi papi che si sono susseguiti a Pacelli, il quale non solo adorava e sosteneva il popolo germanico, in gran parte favorevole alle leggi razziali e allo sterminio, ma che anche a guerra finita nel 1956, rilanciò la sua stima nei confronti di Von Papen nominandolo Cubicolario o scopatore segreto, ci danno l'esatta dimensione del gran pezzo di cacca che era Pacelli.
4 commenti:
gli ha dato il rango del Marchese del Grillo !!
Arci, in effetti pure Von Papen veniva da una famiglia dell'aristocrazia decadente germanica.
Leggendoti apprendo molte cose sulla chiesa cattolica che, ahime', ignoravo e la repulsione per questa istituzione non fa che aumentare...merci :-)
Fly, non saprei se fai bene a ringraziarmi, in effetti le mie, semmai fossero informazioni nuove, non sono di certo positive.
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