sabato 15 gennaio 2011

Senza scrupoli



Fa un certo effetto leggere le parole di Adriano Sofri oggi su il Foglio. L'ex leader di Lotta Continua, mandante morale -come lui stesso si definisce- dell'omicidio di un impiegato dello stato, osserva che, sulla vicenda Mirafiori ci sia stata una "gran bella partita". Dice: "Era tanto che non si pensava e discuteva con una decente apertura mentale. Merito di Marchionne, dite voi. Merito delle operaie e degli operai, dico io". Oggi a bocce ferme, si capisce invece che il voto degli impiegati si è contrapposto a quello degli operai, aprendo di fatto, o meglio, rinvigorendo e dando nuova linfa a quelle lotte di classe a cui Sofri partecipava col revolver. Non prendo posizione sull'esito del referendum, una cosa è però certa; preferisco un combattente che nell'euforia della lotta sbaglia mira a uno "scrittore" che non ha più bersagli.



14 commenti:

Arci ha detto...

Premetto che i Tribunali italiani lo hanno ritenuto mandante, senza aggettivi, dell'omicidio Calabresi.

E'ancora fermo alla lotta tra padroni e sfruttati. Poi dicono che il comunismo è morto.

Gians ha detto...

Arci caro, ma davvero davvero ti pare un comunista da lotta continua? a me pare un rincoglionito senza idee.

Erasmo ha detto...

Un comunista da lotta continua, nel 2011, è un rincoglionito senza idee.
Nel 1972, probabilmente no. Probabilmente qualcosa di peggio, ma non un rincoglionito senza idee.

Gians ha detto...

Erasmo, mentre leggevo il tuo commento, sfregavo il mento con pollice e indice e fumavo una sigaretta tra indice e medio, nella nuvola di fumo mi pare di capire che stiamo pensando le stesse cose, da due diversi punti di vista.

Erasmo ha detto...

Mah, io non fumo.
Non conosco Sofri, ma dalle descrizioni che ne ho letto emerge un signore con deliri di onnipotenza, ma in possesso di idee. Le doti di leadership in un ambiente ideologizzato presuppone un solido impianto ideologico. Sofri era ed è un leader, come ha dimostrato non solo negli anni '70, ma anche ai tempi del processo, quando è stato in grado di imporre la sua posizione processuale ai coimputati.
Se poi in tempi recentissimi gli sia andato il cervello in acqua, questo non lo so.

AlterEgo ha detto...

chi sbaglia mira non andrebbe mai preferito per principio.

Zelda ha detto...

Sofri,basta,sia padre che figlio.

Gians ha detto...

Guarda Erasmo, dal pezzo che ho linkato, potrei dire che il Sofri in effetti abbia perso la rotta. Parla di operai e non di lavoratori, parla di un dialogo tra loro che non trova corrispondenza nei risultati del referendum, quindi a me pare cotto e stracotto.

Gians ha detto...

Alter, chi è recidivo non dovrebbe essere scelto. Un'errore ci sta, un omicidio no, rivoltare le carte poi è terribile.

Gians ha detto...

Zelda, non sarei tanto prevenuto e comunque non saprei che dire, non conosco il figlio.

sam ha detto...

Questi intellettuali della sinistra che arriva dal 68 sono un cancro per il nostro paese.

Non credo che potremo mai riprenderci fino a che questi stizzosi e bulimici padri (e madri), questi Sofri, Ferrara, Annunziata, D'alema, Lerner, Veltroni, etc. non si toglieranno dai coglioni.

ilMaLe ha detto...

Anche tra gli operai, per soli 9 voti, ha vinto il sì. Gli impiegati sono lavoratori come gli operai, non partiamo con le discriminazioni. Non sono dalla parte di Marchionne e devo pure dire che la Fiom (federazione IMPIEGATI e operai metalmeccanici) esce a testa alta, come tutti i suoi lavoratori. Però ora non facciamo la caccia alle streghe a chi, per paura o per sua legittima scelta, ha votato sì.

Gians ha detto...

Naturalmente Sam, facciamo salvi quelli che non hanno ancora la pistola fumante, poi è vero che molti dei nomi che riporti hanno più fatto danni a mano libera che armata.

Gians ha detto...

Leo, nessuna caccia alle streghe: sottolineavo appunto questo, e cioè il fatto che con questo modo si è rispolverata la vecchia lotta di classe.