Non è affatto detto che un giornale debba avere una rubrica "Lettere al direttore". Anzi a ben vedere, sarebbe il caso che alcuni direttori come Marco Tarquino, sconfessassero e allontanassero come la peste tali gogne. Per esempio, non è mica facile rispondere ad un lettore disperato per la separazione dalla moglie e dalla famiglia. Un lettore che, come tanti ripudiati per X motivi, nell'ordine, si è ritrovato senza casa, senza figli, senza soldi e solo con la fede, e che legge Avvenire, può sentirsi rispondere quanto segue: "con la stessa passione e con ancora maggiore delicatezza, trasmetta a suo figlio i valori in cui crede, le convinzioni che ha rafforzato, il senso della sua esperienza. Non rinunci, insomma, a essere padre, e padre cristiano" . Tarquinio e la moglie dove la lascia? e i figli? e se il suo corrispondente non fosse più desiderato, -come lui stesso dice- dalla sua famiglia per gravi motivi nei quali pure i cattolici incappano? Guardi è molto meglio che faccia come Ezio Mauro o Scalfari: scriva una cazzatta alla domenica e via, ricordando il ritornello facile facile: la gente da' buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.
L'Angolo del Rockpoeta®: "Nadia"
10 ore fa
2 commenti:
avrebbe dovuto subito consigliargli di trovare un'altra. I preti lo sanno bene: l'astinenza provoca l'ingrossamento della prostata.
Almeno frequenti un sagrestano.
Arci, conoscesse il sagrestano del mio paese gli andrebbe ancora peggio: dedicarsi all'alcol sarebbe ancora più deleterio. ;)
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