lunedì 10 gennaio 2011

Dei metodi




Consuocero, cognato, figlio della sorella della moglie… le cronache dei casi legati alle miserie ravvivano l’eterna diceria delle parentele italiane, quelle di qualsiasi rettore e pure quelle del magistrato che lo fronteggia. E’ una famiglia allargatissima quella tradizionale del Sud, che estende generosamente la propria influenza benefica fino a congiunti molto lontani. Il fenomeno è già stato ampiamente descritto in sociologia. Questo perdurare trionfale e tentacolare della "famiglia" è insieme causa ed effetto dell’arretratezza civile del nostro meridione. Non stupiamoci, per tutti quelli che come noi hanno profittato di questo.

6 commenti:

sam ha detto...

Concordo con te. Aggiungerei però che - a guardare, per esempio, le università del nord - il fenomeno è comune a tutta la penisola (come del resto l'arretratezza culturale).

ilMaLe ha detto...

Gli amici li scegli, i parenti no. Quelli acquisiti poi, li sceglie qualcun altro!

Anonimo ha detto...

la famiglia come elemento di protezione non mi stupisce,lo è sempre stata quando non c'era un sistema di diritti eguali, ora lo stato latita e i diritti sono virtuali. Forse lo sono sempre stati, ma oggi di più e questo cambia i rapporti tra persone, distingue tra chi ha una "famiglia" e chi non ce l'ha.

Anonimo ha detto...

la famiglia come elemento di protezione non mi stupisce,lo è sempre stata quando non c'era un sistema di diritti eguali, ora lo stato latita e i diritti sono virtuali. Forse lo sono sempre stati, ma oggi di più e questo cambia i rapporti tra persone, distingue tra chi ha una "famiglia" e chi non ce l'ha.

rip ha detto...

famiglie vi odio (cit.)
però abbiam costruito un cazzo di paese per cui sono necessarie

Gians ha detto...

Rip, ma la famiglia non era basata sulla solidarietà reciproca?