La privacy dell'embrione è davvero una rivoluzionaria intuizione di Carlo Bellieni oggi sull'osservatore romano. Che dice il Bellieni? sostanzialmente dice che la diagnosi prenatale genetica, non è eticamente neutra. lo dice a seguito delle nuove linee guida italiane per l'esecuzione degli esami genetici in gravidanza, -queste infatti non saranno gratuite, quindi secondo lui meno incentivate- ma lo saranno solo dopo che la donna presenti positività al rischio per il bambino di riscontrare una sindrome Down. In sostanza il Bellieni auspica cure piuttosto che prevenzione. A naso, a me pare l'esatto contrario, da quando dalla metà dell'ottocento, la medicina insegna.
martedì 21 dicembre 2010
Cromosoma 41 e prevenzione
La privacy dell'embrione è davvero una rivoluzionaria intuizione di Carlo Bellieni oggi sull'osservatore romano. Che dice il Bellieni? sostanzialmente dice che la diagnosi prenatale genetica, non è eticamente neutra. lo dice a seguito delle nuove linee guida italiane per l'esecuzione degli esami genetici in gravidanza, -queste infatti non saranno gratuite, quindi secondo lui meno incentivate- ma lo saranno solo dopo che la donna presenti positività al rischio per il bambino di riscontrare una sindrome Down. In sostanza il Bellieni auspica cure piuttosto che prevenzione. A naso, a me pare l'esatto contrario, da quando dalla metà dell'ottocento, la medicina insegna.
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8 commenti:
Cromosoma "21" non "41".
Anonimo, in genere non rispondo a chi non si identifica, in questo caso farò una eccezione. Nelle piante e negli animali pluricellulari, il processo di divisione cellulare inizia in genere con la mitosi [I40] [E40] [F40] [ES40] o con la meiosi [I41] [E41] [F41] [ES41]. Ma non è questo il punto.
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:FBr_23VYHeQJ:digilander.libero.it/fertility.it/cromo.htm+cromosomi&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it
http://digilander.libero.it/fertility.it/down.htm
Perdonami, absit iniuria.
Anonimo, ho seguito il link, e per questo ti ringrazio, ma è il contesto quello che ancora vado a esporre.
se ti convincessi che siamo, appunto, alla metà dell'ottocento non ti meraviglieresti più
per sapere se il nascituro (ancora in fase di embrione) è a rischio, mi pare che questo medico ottocentesco voglia fare affidamento sulla semplice anamnesi raccontata dai genitori stessi: chiederà "avete la sindorme di down?", e a risposta negativa, niente analisi genetica dell'embrione.
questo mi sembra lo stesso tipo di ragionamento che sta dietro all'eugenetica vecchio stampo, quella che si basava sull'osservazione dell'allevatore: i genitori sembrano belli e sani (e per sano si intende "è arrivato all'età della riproduzione, tanto basta"), quindi il figlio sarà bello e sano. la probabilità diventa certezza, se poi è malato - beh, c'è la carità...
volevo dire un'altra cosa ma non mi ricordo cos'era. :)
Tess, resto in attesa del risorgimento.
Bimbosumero, benvenuto, appena ti ricordi cos'altro volevi dire, fai pure, che mi hai messo curiosità.
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