In Toscana si mangiano la fiorentina e pure tutte le C, a Napoli quelli che mangiano la fiorentina sono tutti camorristi. I Sardi sono tutti pastori o ex banditi e non mangiano la fiorentina ma il maialetto. Il maialetto è apprezzato pure dai lombardi che, a loro volta sono polentoni e vivono nella nebbia 365 giorni l'anno. I siciliani suonano bene lo scacciapensieri, e se i pensieri non vanno via usano la lupara o la calce viva: infatti sono tutti mafiosi. Questo è il riassunto molto pop, di una conversazione avuta con l'amico P. Una serie di stereotipi per piombo fuso, che si possono rilevare facilmente in milioni di altre persone, per cui non mi scandalizzo e anzi, ci rido sopra, non senza tenere a mente che: lusingarsi di essere senza pregiudizi è di per sé un grande pregiudizio. (cit) Non posso tuttavia provare a immaginare, da quale contesto possano nascere pregiudizi e stereotipi, se non dal risultato dato da normali percorsi che si attivano fra l'individuo e il suo contesto sociale, e che porterebbero a una tensione pressoché automatica fra il gruppo di appartenenza e gli altri gruppi. Fatta salva la bontà personale che il mio amico P. ha sempre dimostrato in ogni frangente della sua vita, non mi dispiacerebbe vederlo all'azione tra altri gruppi di persone: per come lo conosco sarebbe comunque un fulcro importante.
lunedì 1 novembre 2010
Sui pregiudizi
In Toscana si mangiano la fiorentina e pure tutte le C, a Napoli quelli che mangiano la fiorentina sono tutti camorristi. I Sardi sono tutti pastori o ex banditi e non mangiano la fiorentina ma il maialetto. Il maialetto è apprezzato pure dai lombardi che, a loro volta sono polentoni e vivono nella nebbia 365 giorni l'anno. I siciliani suonano bene lo scacciapensieri, e se i pensieri non vanno via usano la lupara o la calce viva: infatti sono tutti mafiosi. Questo è il riassunto molto pop, di una conversazione avuta con l'amico P. Una serie di stereotipi per piombo fuso, che si possono rilevare facilmente in milioni di altre persone, per cui non mi scandalizzo e anzi, ci rido sopra, non senza tenere a mente che: lusingarsi di essere senza pregiudizi è di per sé un grande pregiudizio. (cit) Non posso tuttavia provare a immaginare, da quale contesto possano nascere pregiudizi e stereotipi, se non dal risultato dato da normali percorsi che si attivano fra l'individuo e il suo contesto sociale, e che porterebbero a una tensione pressoché automatica fra il gruppo di appartenenza e gli altri gruppi. Fatta salva la bontà personale che il mio amico P. ha sempre dimostrato in ogni frangente della sua vita, non mi dispiacerebbe vederlo all'azione tra altri gruppi di persone: per come lo conosco sarebbe comunque un fulcro importante.
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12 commenti:
Non conoscendo l'amico P posso parlare solo per me. Il pregiudizio è il modo più semplice, diretto ed elementare per individuare il nemico, ossia colui contro il quale scagliare le nostre insicurezze, nevrosi, paure, violenze, rabbie, ecc. Inoltre offre uno schema di riferimento che non deve essere messo in discussione, anzi, che si rinforza con il tempo. Insomma, non c'è niente di più comodo del pregiudizio per affrontare una nuova giornata !
Una vaga bontà personale senza un minimo di capacità critica sfocia facilmente nell'indifferenza o negli stereotipi che hai appena citato.
Poi, per carità, chi è senza pregiudizi scagli la prima pietra!
e sui calabresi?...la cosa buona e'che all'estero i pregiudizi non sono regionali...insomma anche se in negativo ai loro occhi siamo tutti uguali
confesso di soffrire di un gigantesco pre-giudizio, ma riguarda il popolo leghista
per il resto l'unica discriminante resta l'intelligenza, la capacità di leggere il contesto e saper discutere sulle proprie ragioni
(ben ritrovato, caro Gians: che spavento m hai fatto prendere...)
Efesto cara, in qualche modo, ho anticipato all'amico P, quella che sarebbe potuta essere una scossa da parte vostra, ossia una forte analisi sui pregiudizi, e su quanto di negativo essi possano generare. Sono certo che oltre alle mie reprimende, il mio caro amico, saprà valutare anche le tue motivazioni.
Lucien, non essere duro, poi la capacità critica come sempre è un'arma a doppio taglio, così a mano nuda potrebbe essere utilizzata erroneamente pure sui preconcetti. Quello che suggerisco è invece convivere con il diverso, almeno fino a conoscerlo.
Fly, eppure i pregiudizi non sono una esclusiva italiana. Magari gli italiani sono più bravi a esportarli.
ps, non crederai di vivere in una isola felice?
Ww, sull'aspetto legato all'intelligenza i miei pregiudizi sono pari allo zero: l'intelligenza è materia talmente preziosa, che diviene impossibile riconoscerla senza la dovuta conoscenza, che comprende pensieri, parole, gesti, odori, sguardi e tatto. L'intelligenza è fino a prova contraria materia di default in ogni essere umano, è insita in lui: che poi la si utilizzi e in quale percentuale è altra faccenda.
ps, devi stare in pensiero per via del fatto che ancora ci sono. ;)
io intendevo che all'estero almeno non distinguono fra Nord e Sud d'talia...non hai idea di quante cattiverie ho sentito sugli italiani, soprattutto quando vivevo in Olanda...e non ti nascondo che questo mi ha fatto nascere un'antipatia enorme verso quel popolo (ecco che ho pregiudizi anch'io)
Fly, come sempre capita l'informazione tende a esportare gli aspetti più scabrosi di una comunità. Ecco quindi che noi siamo riconosciuti come quegli degli spaghetti e del mandolino, mafia compresa. Eppure, all'estero noi italiani siamo i più rispettosi delle regole. Quindi l'alone quasi razziale che ti ha avvolto, non rende merito alla moltitudine di olandesi che ho conosciuto e che invece adorano l'italia e gli italiani. Vuoi vedere che quei modi d'agire appartengono più agli ultras olandesi che non ai semplici cittadini?
Chi non ha mai avuto un pregiudizio scagli la prima pietra:)Tuttavia il pregiudizio è una buona base per osservare criticamente aspetti del sociale e degli individui. Un caro saluto Gians:)
Cleide, che sorpresa. Quanto dici può essere uno strumento e mai una strumentalizzazione per interrompere a priori qualsiasi tipo di conoscenza. Un caro saluto, e non farti desiderare.
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