Secondo te, quindi, UNO stronzo che crede di essere spiritoso, è uguale a un esercito che umilia e ammazza donne e bambini in numero di 6 milioni 6? Se intendevi questo, hai fatto un'operazione vomitevole.
No, Frine, qui si sottolinea una differenza ("aguzzare la vista"). In effetti, direi che il militare israeliano è molto peggio. Imporre quella musichetta anche per pochi minuti, è uno dei più efferati crimini contro l'umanità che si possano immaginare. Sebbene anche i nazisti avrebbero fatto meglio a non essere così esibizionisti.
Frine, per fortuna mi lasci il beneficio del dubbio, anche se dopo questo mio commento non mi dispiacerebbe avere le tue scuse per il dubbio stesso. Avrai di certo notato che quella che tu chiami operazione, è un post privo di parole. Un solo titolo: Aguzzate la vista, inteso come da settimana enigmistica si posso trovare elementi correlati tra loro. Ebbene, tra questi due video -anche se di quelli nazisti è difficile trovarne di autentici- si osservano dei soprusi da parte di persone armate nei confronti di inermi cittadini. Questo dovevi osservare e non di certo, quel sospetto che hai insinuato nei miei confronti. Scusati con me, ti prego.
Senti, Marcoz, a me i confronti fra chi è più scemo, crudele, cattivo ecc. non piacciono. In questo caso, poi, non credo sia casuale che il confronto si faccia fra un soldato israeliano (presumibilmente ebreo) e i torturatori di ebrei. Questo, se parlavi sul serio; se invece eri perfido...
Gians, non ho mai avuto difficoltà a chiedere scusa, quando necessario; lo farò anche con te se mi dici che solo per puro caso hai confrontato un ebreo con torturatori di ebrei.
@Gians Mi si perdoni la pedanteria, ma l"aguzzate la vista" richiede di rilevare differenze in due quadri a prima vista identici. Cosa che, tra l'altro, non è neppure il caso dei due video accostati. Ma a quanto pare avevo inteso male le tue intenzioni.
@Frine Era ironia "inversa", nel tentativo di sottolineare la estrema diversità dei due termini di paragone; rimettendo al posto giusto valori e ruoli si ha la lettura corretta (nazismo quale orrore senza dubbi di sorta; scenetta israeliana da censurare, ma, al confronto, un peccato veniale)
Frine cara, senza se e senza ma. Ti dico che non ho confrontato nulla. Ho volutamente mostrare come l'idiozia umana non abbia maternità certa, ma anche che non solo il popolo Israeliano abbia ad intermim il ministero della persecuzione. Per quanto la vita mi ha dato da vedere, di soprusi sfortunatamente non ne sono mai mancati manco dopo l'olocausto.
Marcoz, l'intenzione del post è quella che ho spiegato a Frine, purtroppo l'attualità dei videoclips a disposizione non è quella che all'epoca poteva fornire la Germania nazista. il concetto è l'intolleranza razziale insinuata fino all'ultima cellula celebrale dell'ultimo caporale di giornata.
Che gli idioti siano dappertutto è un fatto acclarato e non ha bisogno di ulteriori dimostrazioni. L'accostamento proposto, anche solo a scopo strumentale, non ha motivo di essere, né per quantità né per qualità. Dài, devo proprio fare l'elenco delle cose che non vanno? Qui si accosta (ed è già un complimento che faccio al Nazismo) lo scherzo del gavettone d'acqua fredda all'infilare a testa in giù nella latrina qualcuno finché asfissia.
Marcoz, l'accostamento non tiene conto di qualità nè tantomeno di quantità. Un sopruso è tale e quale qualora lo si applichi al singolo o ad una etnia intera. Se non si parte da questo, allora staremmo sempre a confrontare classifiche tra chi è stato perseguitato più di altri.
Non ne tiene conto? E fa male. Se mi fosse stato sottoposto il solo filmato del soldato israeliano, il mio stigma sarebbe stato inevitabile e senza condizioni (e lo è per quello che rappresenta). Ma, dico, prendere per il culo, anche se in maniera detestabile e decisamente fuori luogo, significa perseguitare come i nazisti?
Duro questo post, difficile da decifrare, scivoloso, pericoloso. Hai ragione nel dire che di soprusi l'umanità continua a vederne, anche dopo l'olocausto. E risponderei a Marcoz che non credo che quel ragazzo bendato si sia sentito preso per il culo, ma che sia stato terrorizzato non sapendo dove l'aguzzino volesse andare a parare. Ogni volta che si tocca l'argomento olocausto si rischia di essere fraintesi, non è possibile accostarlo a nulla pena l'accusa di essere blasfemi. Nessuno ha il monopolio dell'orrore, ne come vittima ne come carnefice. Un abbraccio Gians, mi assenterò qualche giorno.
Marcoz, sancito che l'olocausto, è stato per numeri e metodi, il più disastroso dei pensieri umani, che facciamo: dobbiamo prenderlo come esempio per misurare la grandezza di quelli successivi? a me questo metodo non piace.
i dubbi mi si sono sciolti, questo è certo. E, se proprio devo essere sincero, il tuo accostamento serve ad illustrare, in maniera efficace, un concetto filosofico. Nella concretezza dei piani messi l'uno sopra l'altro, i due scenari sono, però, tra loro incommensurabili.
Efesto, sapevo di scivolare e speravo d'essere raccolto da terra. Quello che vedo anche se in piccolo è purtroppo una quasi contrapposizione occidentale, figuriamoci quale possa essere quella orientale. P.s. non farti attendere troppo. Bacio.
Va bene dài: senza tanta dietrologia, si invita ad aguzzare la vista sulla circostanza che gli ebrei si sono trasformati da perseguitati in persecutori. Tesi cara ai sinistri pacifinti che però, intendiamoci, c'hanno tanti amici ebrei. Se non è così, allora hai toppato. Ma alla grande!
Ué, Gians, guarda che il paragone l'hai fatto tu, mica io. A me proprio non sarebbe mai venuto in mente di tirare un ballo, non dico l'olocausto ma anche un reato mille volte inferiore, per giustificare o dare attenuanti al militare ballerino. La persecuzione Nazista fa storia a sé, i crimini di un militare americano nel VietNam e i soprusi di uno israeliano fanno storia a sé. Però, se me li metti a confronto, anche solo per dimostrare l'incertà maternità dell'idiozia umana (scusa se reitero, ma non mi pare una gran scoperta), io discrimino. Son fatto così.
@Efesto Io riesco a leggere nel pensiero solo se il video è di qualità migliore. Quindi, non mi sbilancio.
Alter, come ho detto alla cara Frine -anche se ancora non si è scusata con piena formula- questi due video non sono un confronto, ma una analisi dei metodi. Dici bene quando vedi una relazione filosofica, cosa che gli intellettuali Israeliani e Palestinesi rivendicano da tempo, fottendosene di ogni altro interesse.
Teddy, intanto il mio benvenuto è d'obbligo. Anzi, speravo venissi un giorno a farmi visita, questo è quindi il giorno, il primo spero, di tanti altri. La tua analisi non è farlocca, ma deve sempre tenere conto di un aspetto che sta al di fuori di ogni ideologia politica, semiologica o razziale. Trattasi infatti di soprusi inviti a gruppi di persone o a singoli individui. Questo è! non voglio fare dietrologie, ma puntare il ditone, verso questi metodi.
Marcoz, ci sta un militare nazista che fa carriera bruciando un ebreo, quello Americano che mi napalizza un vietnamita, quello Israeliano che violenta un Palestinese. Dove sta la differenza? di questi guai ne simo pieni: Ruanda e buona parte dell'Africa è sempre in conflitto e quei numeri di morti a noi occidentali non fanno effetto. Allora che dici? ci spaventiamo solo dell'antisemitismo o allarghiamo la visuale?
Poteva essere un soldato turco, italiano o islandese, un accostamento del genere avrebbe ottenuto lo stesso giudizio da parte mia. Quello che suggerisce Teddy, l'antisemitismo, non ho avuto la necessità di prenderlo in considerazione.
Allargare la visuale? C'è una soluzione, Gians. Faccio una lista precisa della ventina di guerre e di scontri intestini che straziano alcune regioni terrestri, e poi denuncio sul mio blog cotanto orrore. Poi, esaurita l'indignazione verso questi abomini passo ad altro. E la lista sarebbe lunga, sperando di non tralasciare nulla. Per esempio, non ne vogliamo dire quattro all'indifferenza tra vicini di casa? E alle persone superficiali? E ai ricatti morali che subiscono i bambini da parte dei genitori? Ma, forse, arrivato a questo punto, dovrei fermami o potrebbe allargarmisi troppo, la visuale.
Ci sta un antipaticissimo filtro di Blogspot che ha bloccato il commento di Teddy, che quì ripropongo:
Guarda Gians, cerco di mettermi il più possibile dalla tua parte. Se anche le due situazioni fossero paragonabili (e, come ha detto già qualcun altro, sono assolutamente incommensurabili), ci sarebbe da aggiungere che Israele (di cui quel soldato e quella soldatessa sono espressione) è un paese assediato e costretto a difendersi da 60 anni. Gli aguzzini di Shindler's list, invece, no. Ecco perché, se non volevi dimostrare altro che la deprecabilità del sopruso, hai, a mio avviso, toppato alla grande. Quel soldato si comporta da idiota, ma la sua stupidità può essere, in qualche modo, giustificata da un senso di rivalsa, per quanto inutile e deleterio esso sia. L'aguzzino che appena sveglio fa il tiro a bersaglio sul cortile, è un assassino e basta. E non credo che, tra le due cose, si possa trovare alcunché di comune.
Teddy, hai tutta la mia approvazione, quando dici: "le due situazioni fossero paragonabili (e, come ha detto già qualcun altro, sono assolutamente incommensurabili), ci sarebbe da aggiungere che Israele (di cui quel soldato e quella soldatessa sono espressione) è un paese assediato e costretto a difendersi da 60 anni" Vero sottoscrivo, e in realtà il video che postato relativo al film, è l'unica cosa che ho trovato da mettere sul piano della bilancia. Ero in cerca di qualche filmato d'epoca in cui si potesse osservare un atteggiamento simile a quello dei soldati Israeliani, ma nulla! eppure qualcosa deve esistere, magari girato agli albori del piano Hitleriano. Caro Teddy, tu mi insegni che la caccia alle streghe inizia sempre con lo svilimento dell'avversario.
Non voglio impelagarmi nell'eterna querelle "Israele vs Palestina". Un paio di anni fa postai qualcosa per il giorno della memoria, e fui tagliatta a fettine. Poi, come sai, sono filoisraeliana. :) Fermo restando il fatto che il militare "ballerino" (come lo ha definito Marcoz, credo) è un deficiente e basta.
Caro Gians, innanzi tutto grazie per la cortese accoglienza. Nel merito della questione da te posta, mi ha colpito una tua considerazione in risposta a Marcoz: ci sta un militare nazista che fa carriera bruciando un ebreo, quello Americano che mi napalizza un vietnamita, quello Israeliano che violenta un Palestinese Leggendola, mi è venuto in mente quel vecchio proverbio che recita più o meno così:di notte, tutti i gatti sono bigi Io non credo che si possa discutere la similitudine in sé, senza considerare quegli aspetti fondamentali, che ci aiutino a far luce e a distinguere il diverso colore dei gatti. Se il risultato può apparire, scolpendo il tutto con l'accetta, quasi simile, altrettanto non è se si accende la luce delle ragioni, dei principi, dei valori che sono alla base dei diversi comportamenti. Per evitare di scrivere un pippone illeggibile, sintetizziamo così: il soldato nazista è animato dalla superiorità della razza (la sua), a discapito di quella degli altri; il soldato americano, dall'ideale della libertà; il soldato israeliano, dal sentimento di rivalsa verso un nemico che cerca di distruggerlo ogni giorno. Ora, fermo restando gli effetti, al buio grossolanamente analoghi, dei tre comportamenti, ti sembra corretto porli sullo stesso piano etico? A me, e credo di essere in buona compagnia, no. Ci sono grandi nefandezze compiute in nome di altre nefandezze, ce ne sono di altrettanto grandi, compiute per affermare dei valori, e ce ne sono di modestissime, limitate alla sola prevaricazione morale, compiute per dare sfogo ad un senso di rivalsa, nei confronti di un nemico che tenta di prevaricare sul piano fisico, oltre che su quello morale. Le tre nefandezze, pur essendo tali, non possono rispondere al medesimo criterio di giudizio morale.
Nic, conosco bene la tua posizione, che tu ancora la esprima è segno che possiamo fortunatamente parlare senza paura, che poi tu ne sia uscita a pezzetti non è detto sia un male, nel senso che nel limite dell'educazione ognuno mantiene le sue posizioni.
Caro Teddy, non voglio avere l'ultima parola, a me sta benissimo quanto dici, sottolineando però il fatto che in questa discussione ci si è occupati -secondo me sbagliando- più degli gatti che non dei topi. trovare giustificazioni del perchè e del come, una persona militante a qualsiasi titolo di una parte politica o militare imponga la sua forza, perde potere nel momento stesso ci si metta dalla parte della vittima. La vittima non analizzerà mai -non avrebbe il tempo di farlo- come stiamo facendo noi, la ragione di tanto odio. Ripeto, non farmi accusare di voler l'ultima parola.
L'ultima parola spetta a te, in quanto autore del post, oltre che tenutario del blog. A me, se permetti, solo un'ultima considerazione: anche il nazista che tirava al bersaglio sarà stato vittima di qualcuno. Probabilmente dei militari che l'hanno catturato o del boia di Norimberga. E anche lui si sarà chiesto le ragioni di tanto odio. Ne sono certo.
38 commenti:
Secondo te, quindi, UNO stronzo che crede di essere spiritoso, è uguale a un esercito che umilia e ammazza donne e bambini in numero di 6 milioni 6? Se intendevi questo, hai fatto un'operazione vomitevole.
No, Frine, qui si sottolinea una differenza ("aguzzare la vista"). In effetti, direi che il militare israeliano è molto peggio. Imporre quella musichetta anche per pochi minuti, è uno dei più efferati crimini contro l'umanità che si possano immaginare.
Sebbene anche i nazisti avrebbero fatto meglio a non essere così esibizionisti.
un pensiero giansoso che non ho esattamente capito.
Frine, per fortuna mi lasci il beneficio del dubbio, anche se dopo questo mio commento non mi dispiacerebbe avere le tue scuse per il dubbio stesso. Avrai di certo notato che quella che tu chiami operazione, è un post privo di parole. Un solo titolo: Aguzzate la vista, inteso come da settimana enigmistica si posso trovare elementi correlati tra loro. Ebbene, tra questi due video -anche se di quelli nazisti è difficile trovarne di autentici- si osservano dei soprusi da parte di persone armate nei confronti di inermi cittadini. Questo dovevi osservare e non di certo, quel sospetto che hai insinuato nei miei confronti. Scusati con me, ti prego.
Marcoz, il mio commento per Frine, vale in parte anche per te.
Alter, era un post dove aguzzare la vista, hai ragione di non averci capito molto, spero che dai miei commenti, ti si sciolgano i dubbi.
Senti, Marcoz, a me i confronti fra chi è più scemo, crudele, cattivo ecc. non piacciono. In questo caso, poi, non credo sia casuale che il confronto si faccia fra un soldato israeliano (presumibilmente ebreo) e i torturatori di ebrei.
Questo, se parlavi sul serio; se invece eri perfido...
Gians, non ho mai avuto difficoltà a chiedere scusa, quando necessario; lo farò anche con te se mi dici che solo per puro caso hai confrontato un ebreo con torturatori di ebrei.
@Gians
Mi si perdoni la pedanteria, ma l"aguzzate la vista" richiede di rilevare differenze in due quadri a prima vista identici.
Cosa che, tra l'altro, non è neppure il caso dei due video accostati. Ma a quanto pare avevo inteso male le tue intenzioni.
@Frine
Era ironia "inversa", nel tentativo di sottolineare la estrema diversità dei due termini di paragone; rimettendo al posto giusto valori e ruoli si ha la lettura corretta (nazismo quale orrore senza dubbi di sorta; scenetta israeliana da censurare, ma, al confronto, un peccato veniale)
Frine cara, senza se e senza ma. Ti dico che non ho confrontato nulla. Ho volutamente mostrare come l'idiozia umana non abbia maternità certa, ma anche che non solo il popolo Israeliano abbia ad intermim il ministero della persecuzione. Per quanto la vita mi ha dato da vedere, di soprusi sfortunatamente non ne sono mai mancati manco dopo l'olocausto.
Marcoz, l'intenzione del post è quella che ho spiegato a Frine, purtroppo l'attualità dei videoclips a disposizione non è quella che all'epoca poteva fornire la Germania nazista. il concetto è l'intolleranza razziale insinuata fino all'ultima cellula celebrale dell'ultimo caporale di giornata.
Che gli idioti siano dappertutto è un fatto acclarato e non ha bisogno di ulteriori dimostrazioni.
L'accostamento proposto, anche solo a scopo strumentale, non ha motivo di essere, né per quantità né per qualità.
Dài, devo proprio fare l'elenco delle cose che non vanno?
Qui si accosta (ed è già un complimento che faccio al Nazismo) lo scherzo del gavettone d'acqua fredda all'infilare a testa in giù nella latrina qualcuno finché asfissia.
Marcoz, l'accostamento non tiene conto di qualità nè tantomeno di quantità. Un sopruso è tale e quale qualora lo si applichi al singolo o ad una etnia intera. Se non si parte da questo, allora staremmo sempre a confrontare classifiche tra chi è stato perseguitato più di altri.
Non ne tiene conto? E fa male.
Se mi fosse stato sottoposto il solo filmato del soldato israeliano, il mio stigma sarebbe stato inevitabile e senza condizioni (e lo è per quello che rappresenta). Ma, dico, prendere per il culo, anche se in maniera detestabile e decisamente fuori luogo, significa perseguitare come i nazisti?
Duro questo post, difficile da decifrare, scivoloso, pericoloso. Hai ragione nel dire che di soprusi l'umanità continua a vederne, anche dopo l'olocausto. E risponderei a Marcoz che non credo che quel ragazzo bendato si sia sentito preso per il culo, ma che sia stato terrorizzato non sapendo dove l'aguzzino volesse andare a parare.
Ogni volta che si tocca l'argomento olocausto si rischia di essere fraintesi, non è possibile accostarlo a nulla pena l'accusa di essere blasfemi.
Nessuno ha il monopolio dell'orrore, ne come vittima ne come carnefice.
Un abbraccio Gians, mi assenterò qualche giorno.
Marcoz, sancito che l'olocausto, è stato per numeri e metodi, il più disastroso dei pensieri umani, che facciamo: dobbiamo prenderlo come esempio per misurare la grandezza di quelli successivi? a me questo metodo non piace.
i dubbi mi si sono sciolti, questo è certo. E, se proprio devo essere sincero, il tuo accostamento serve ad illustrare, in maniera efficace, un concetto filosofico. Nella concretezza dei piani messi l'uno sopra l'altro, i due scenari sono, però, tra loro incommensurabili.
Efesto, sapevo di scivolare e speravo d'essere raccolto da terra. Quello che vedo anche se in piccolo è purtroppo una quasi contrapposizione occidentale, figuriamoci quale possa essere quella orientale. P.s. non farti attendere troppo. Bacio.
Va bene dài: senza tanta dietrologia, si invita ad aguzzare la vista sulla circostanza che gli ebrei si sono trasformati da perseguitati in persecutori. Tesi cara ai sinistri pacifinti che però, intendiamoci, c'hanno tanti amici ebrei.
Se non è così, allora hai toppato. Ma alla grande!
Ué, Gians, guarda che il paragone l'hai fatto tu, mica io. A me proprio non sarebbe mai venuto in mente di tirare un ballo, non dico l'olocausto ma anche un reato mille volte inferiore, per giustificare o dare attenuanti al militare ballerino.
La persecuzione Nazista fa storia a sé, i crimini di un militare americano nel VietNam e i soprusi di uno israeliano fanno storia a sé.
Però, se me li metti a confronto, anche solo per dimostrare l'incertà maternità dell'idiozia umana (scusa se reitero, ma non mi pare una gran scoperta), io discrimino. Son fatto così.
@Efesto
Io riesco a leggere nel pensiero solo se il video è di qualità migliore. Quindi, non mi sbilancio.
Alter, come ho detto alla cara Frine -anche se ancora non si è scusata con piena formula- questi due video non sono un confronto, ma una analisi dei metodi. Dici bene quando vedi una relazione filosofica, cosa che gli intellettuali Israeliani e Palestinesi rivendicano da tempo, fottendosene di ogni altro interesse.
Teddy, intanto il mio benvenuto è d'obbligo. Anzi, speravo venissi un giorno a farmi visita, questo è quindi il giorno, il primo spero, di tanti altri. La tua analisi non è farlocca, ma deve sempre tenere conto di un aspetto che sta al di fuori di ogni ideologia politica, semiologica o razziale. Trattasi infatti di soprusi inviti a gruppi di persone o a singoli individui. Questo è! non voglio fare dietrologie, ma puntare il ditone, verso questi metodi.
Marcoz, ci sta un militare nazista che fa carriera bruciando un ebreo, quello Americano che mi napalizza un vietnamita, quello Israeliano che violenta un Palestinese. Dove sta la differenza? di questi guai ne simo pieni: Ruanda e buona parte dell'Africa è sempre in conflitto e quei numeri di morti a noi occidentali non fanno effetto. Allora che dici? ci spaventiamo solo dell'antisemitismo o allarghiamo la visuale?
Poteva essere un soldato turco, italiano o islandese, un accostamento del genere avrebbe ottenuto lo stesso giudizio da parte mia.
Quello che suggerisce Teddy, l'antisemitismo, non ho avuto la necessità di prenderlo in considerazione.
Allargare la visuale? C'è una soluzione, Gians. Faccio una lista precisa della ventina di guerre e di scontri intestini che straziano alcune regioni terrestri, e poi denuncio sul mio blog cotanto orrore.
Poi, esaurita l'indignazione verso questi abomini passo ad altro. E la lista sarebbe lunga, sperando di non tralasciare nulla.
Per esempio, non ne vogliamo dire quattro all'indifferenza tra vicini di casa? E alle persone superficiali? E ai ricatti morali che subiscono i bambini da parte dei genitori? Ma, forse, arrivato a questo punto, dovrei fermami o potrebbe allargarmisi troppo, la visuale.
Ci sta un antipaticissimo filtro di Blogspot che ha bloccato il commento di Teddy, che quì ripropongo:
Guarda Gians, cerco di mettermi il più possibile dalla tua parte. Se anche le due situazioni fossero paragonabili (e, come ha detto già qualcun altro, sono assolutamente incommensurabili), ci sarebbe da aggiungere che Israele (di cui quel soldato e quella soldatessa sono espressione) è un paese assediato e costretto a difendersi da 60 anni. Gli aguzzini di Shindler's list, invece, no.
Ecco perché, se non volevi dimostrare altro che la deprecabilità del sopruso, hai, a mio avviso, toppato alla grande. Quel soldato si comporta da idiota, ma la sua stupidità può essere, in qualche modo, giustificata da un senso di rivalsa, per quanto inutile e deleterio esso sia.
L'aguzzino che appena sveglio fa il tiro a bersaglio sul cortile, è un assassino e basta.
E non credo che, tra le due cose, si possa trovare alcunché di comune.
Teddy @ Marcoz, ora mi metto a letto, devo riordinare il riposo prima di rispondervi.
Ciao Gians, son tornata al momento sbagliato: passo avanti, cioè dietro. :-|
Teddy, hai tutta la mia approvazione, quando dici: "le due situazioni fossero paragonabili (e, come ha detto già qualcun altro, sono assolutamente incommensurabili), ci sarebbe da aggiungere che Israele (di cui quel soldato e quella soldatessa sono espressione) è un paese assediato e costretto a difendersi da 60 anni" Vero sottoscrivo, e in realtà il video che postato relativo al film, è l'unica cosa che ho trovato da mettere sul piano della bilancia. Ero in cerca di qualche filmato d'epoca in cui si potesse osservare un atteggiamento simile a quello dei soldati Israeliani, ma nulla! eppure qualcosa deve esistere, magari girato agli albori del piano Hitleriano. Caro Teddy, tu mi insegni che la caccia alle streghe inizia sempre con lo svilimento dell'avversario.
Marcoz, come stai oggi con la vista?
Nic, non capisco perchè sia il momento sbagliato, ma vabbè fai come credi. :)
Non voglio impelagarmi nell'eterna querelle "Israele vs Palestina". Un paio di anni fa postai qualcosa per il giorno della memoria, e fui tagliatta a fettine.
Poi, come sai, sono filoisraeliana. :)
Fermo restando il fatto che il militare "ballerino" (come lo ha definito Marcoz, credo) è un deficiente e basta.
Caro Gians, innanzi tutto grazie per la cortese accoglienza.
Nel merito della questione da te posta, mi ha colpito una tua considerazione in risposta a Marcoz:
ci sta un militare nazista che fa carriera bruciando un ebreo, quello Americano che mi napalizza un vietnamita, quello Israeliano che violenta un Palestinese
Leggendola, mi è venuto in mente quel vecchio proverbio che recita più o meno così:di notte, tutti i gatti sono bigi
Io non credo che si possa discutere la similitudine in sé, senza considerare quegli aspetti fondamentali, che ci aiutino a far luce e a distinguere il diverso colore dei gatti. Se il risultato può apparire, scolpendo il tutto con l'accetta, quasi simile, altrettanto non è se si accende la luce delle ragioni, dei principi, dei valori che sono alla base dei diversi comportamenti.
Per evitare di scrivere un pippone illeggibile, sintetizziamo così: il soldato nazista è animato dalla superiorità della razza (la sua), a discapito di quella degli altri; il soldato americano, dall'ideale della libertà; il soldato israeliano, dal sentimento di rivalsa verso un nemico che cerca di distruggerlo ogni giorno.
Ora, fermo restando gli effetti, al buio grossolanamente analoghi, dei tre comportamenti, ti sembra corretto porli sullo stesso piano etico? A me, e credo di essere in buona compagnia, no.
Ci sono grandi nefandezze compiute in nome di altre nefandezze, ce ne sono di altrettanto grandi, compiute per affermare dei valori, e ce ne sono di modestissime, limitate alla sola prevaricazione morale, compiute per dare sfogo ad un senso di rivalsa, nei confronti di un nemico che tenta di prevaricare sul piano fisico, oltre che su quello morale. Le tre nefandezze, pur essendo tali, non possono rispondere al medesimo criterio di giudizio morale.
Nic, conosco bene la tua posizione, che tu ancora la esprima è segno che possiamo fortunatamente parlare senza paura, che poi tu ne sia uscita a pezzetti non è detto sia un male, nel senso che nel limite dell'educazione ognuno mantiene le sue posizioni.
Caro Teddy, non voglio avere l'ultima parola, a me sta benissimo quanto dici, sottolineando però il fatto che in questa discussione ci si è occupati -secondo me sbagliando- più degli gatti che non dei topi. trovare giustificazioni del perchè e del come, una persona militante a qualsiasi titolo di una parte politica o militare imponga la sua forza, perde potere nel momento stesso ci si metta dalla parte della vittima. La vittima non analizzerà mai -non avrebbe il tempo di farlo- come stiamo facendo noi, la ragione di tanto odio. Ripeto, non farmi accusare di voler l'ultima parola.
La vista? Be', quella è andata, da tempo, per ben altri motivi…
L'ultima parola spetta a te, in quanto autore del post, oltre che tenutario del blog. A me, se permetti, solo un'ultima considerazione: anche il nazista che tirava al bersaglio sarà stato vittima di qualcuno. Probabilmente dei militari che l'hanno catturato o del boia di Norimberga. E anche lui si sarà chiesto le ragioni di tanto odio. Ne sono certo.
...Marco@Teddy, badate bene che io vi ringrazio per avermi fatto rimuginare...
Io, invece, apprezzo che mi sia stata data l'opportunità di fare l'antipatico senza, per questo, essere rimproverato.
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