Esistono giustizieri di vario tipo. Ci sono quelli che usano l'energia elettrica. Fanno parte di quei giustizieri meno attenti all'ambiente, vivono nel capitalismo più sfrenato, comprano petrolio dall'Iran e sono spendaccioni. Ci sono poi i giustizieri da vecchio West, usano il cappio e risparmiano qualche soldo, che poi devono comunque investire in biada per cavalli che trainano i carri da sotto i piedi del condannato. Pure loro comprano petrolio dall'Iran ma sono meno legati alle tradizioni. I giustizialisti avanguardisti preferiscono la chimica, usano siringoni letali, ma per produrre quei veleni, bruciano quantità enormi di petrolio, comprato in Iran. I più rumorosi dei giustizieri, usano la cara vecchia polvere da sparo, una pallottola dritta nel cranio e il condannato muore sul colpo, usano grandi quantità di petrolio iraniano e sono la seconda potenza economica mondiale. Infine esiste la cara vecchia lapidazione, in uso a chi di petrolio ne vende a quasi tutti i precedenti stati presi in analisi, ma che per usanza non spreca energie non rinnovabili, e si affida a più ecologici sistemi. Dove sta la differenza, se non in un approccio culturale diverso. Sempre di condanne a morte si parla. Sono certo e lo dico. La faccenda Sakineh, non mi provoca più sdegno rispetto ad altri tipi di condanne a morte, non mi spiego clamori a senso unico.
L'Angolo del Rockpoeta®: "Nadia"
12 ore fa
20 commenti:
Sì, meglio che non ce lo spieghiamo perchè arriveremmo inevitabilmente alle solite, amare conclusioni.
E se è vero che un caso può simbolicamente rappresentarne mille altri, l'amnesia collettiva continua ad affliggerci quando pensiamo ad esempio alla cina o, come giustamente hai osservato tu, la grande democrazia americana che forte della sua asetticità spaccia un omicidio per giustizia e pare in fondo non sollevare per questo un grande clamore.
Grazie per questa tua voce fuori dal coro.
be' insomma, c'è morte e morte, allora niente morfina ai malati terminali che tanto si muore lo stesso, non si capisce perchè quelli che muoiono sul colpo non facciano tutte ste storie, con incontenibile e pruriginoso affetto, tuo per sempre
premesso il più fermo rifiuto di ogni condanna a morte, da qualunque Stato applicata, è però umanamente comprensibile che il grado di sdegno o di clamore suscitato possa essere diverso presso l'opinione pubblica in ragione del crimine del quale il condannato è stato accusato, o no?
caro GIANS, mi dispiace dirtelo più chiaramente di ALTER, ma equiparare la lapidazione di un'adultera (che vuole solo fare l'amore con chi le pare, ma non ha fatto mai male a nessuno) con la sedia elettrica ad un pluriomicida, non è da te. E' una cretinata, è da cretini.
Il senso del mio ultimo post è infatti del tutto opposto. Non si discute la giustizia di un paese sovrano. Io discuto il loro grado di civiltà.
Sono dei barbari non solo perchè applicano la pena di morte, ma per la scelta dei reati a cui la applicano. La applicano alle adultere per tenere le donne sottomesse.
Io sono contro la pena di morte ma distinguo un paese civile e democratico da uno barbarico e teocratico.
Dissenso totale.
E difatti caro Gians non è il metodo di dare morte ma il motivo per cui si dà morte. Uno Stato non dovrebbe dare morte per nessun motivo, ma quando il motivo è l'aver fatto l'amore siamo nella barbarie assoluta.
Non mi meraviglia più di tanto che si pensi al linciaggio di una donna in un paese che le tratta peggio degli animali. La condanna a morte è un atto ignobile in qualunque paese si attui, ma la condanna a vivere senza diritti non è meglio.....
http://specchio.ilcannocchiale.it
Non mi meraviglia più di tanto che si pensi al linciaggio di una donna in un paese che le tratta peggio degli animali. La condanna a morte è un atto ignobile in qualunque paese si attui, ma la condanna a vivere senza diritti non è meglio.....
http://specchio.ilcannocchiale.it
Ama, grazie, sinceramente con questo post immaginavo di sollevare un vespaio, quindi sono doppiamente felice, che tu l'abbia inteso nel verso giusto.
Imp la morte è sempre pruriginosa. Anche io tuo per sempre.
Alter, sono d'accordo, ma con questo tipo di ragionamento ci si deve andare cauti, altrimenti è quasi come dire "si vabè, quello l'hanno messo sulla sedia elettrica, però era un assassino" questo tipo di pensiero si avvicina all'auto-assoluzione, un modo come un'altro per ripulirsi la coscienza, o no?
Caro Arci, una parte della risposta a quanto dici la ho già data all'amico Alter, quindi non starò a ripeterla, vale anche per parte del tuo commento. Per il resto questo post non vuole equiparare assolutamente nulla, sai poi conoscendomi, quanto sia lontano da qualsiasi posizione teocratica. Fatta questa premessa, ti chiedo conosci i rati per i quali esiste la pena di morte nella Repubblica popolare Cinese? datti uno sguardo a questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pena_di_morte_nella_Repubblica_Popolare_Cinese
e dimmi come mai le uniche mobilitazioni europee riguardano quasi sempre i paesi Islamici. In numero di esecuzioni in Cina è di molto superiore a quelle del resto del mondo messo assieme eppure nulla, non se ne parla. Se tu non hai una risposta, provo a darne una mia e molto banale. Ci sta in corso una guerra non tra oriente e occidente, ma tra Islam e cristianesimo e noi se non si sta attenti, rischiamo di fare il gioco dei teocratici, roba che manco tu desideri, vero?
Alberto, verissimo, ma mi sento di rimandarti alle risposte date all'amico Alter e Arci, altrimenti sarei inutilmente ripetitivo.
Specchie, senza considerare che, la povera donna è stata torturata per anni, solo allo scopo di estorcerle una confessione falsa, condannandola di fatto anche per omicidio. Povere donne.
meno male che hai aggiustato il tiro...
avrei voluto commentare prima
ma sarebbe stato troppo WILD
poi mi cancelli dal blog roll...
SMACK!!!
Ww, credimi, non ti avrei cancellato comunque, anzi avrei preferito un tuo commento a caldo. Altra cosa, io non ho raddrizzato il tiro, semmai ho sottolineato quanto già scritto nel post, ossia: " La faccenda Sakineh, non mi provoca più sdegno rispetto ad altri tipi di condanne a morte, non mi spiego clamori a senso unico" Purtroppo nessuno e manco tu ha colto in queste parole il fatto che non stavo disquisendo sui reati più o meno meritevoli di morte, ma sul fatto che alcune condanne sono rese più visibili da un sistema teocratico, di cui io non voglio fare parte.
OT
Grazie Gians, approfitto per dirti che avevo offerto la rivincita al buon Erasmo. Ma lui, superbo, ha rifiutato. Ciao e grazie ancora.
JT
caro GIANS, lo so bene che non vuoi difendere i teocratici. Non condivido il fatto che citi le condanne in USA. E' di quelle che si parla sempre, e sempre a sproposito.
Comunque prendo atto che, nei commenti, hai aggiustato il tiro (come osserva la bella WW).
!984:George Orwell.Noi siamo i morti che camminano.Che differenza c'è tra la società ipotizzata da Orwell e questa?
Bentrovato Gians.
Mk
Arci, metti in dubbio le mie capacità balistiche? sappi che posso spararne anche di peggio. :)
Moni, che rientro e che citazione fantastica. Non dirmi che sei solo di passaggio, ora vengo a trovarti e a leggere qualcosa di nuovo. Lo voglio lo merito insomma arrivo e se ancora non l'ahi fatto sbrigati. Iuuu. :)
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