Gian caro, anche io avrei voluto fare un post sull'affaire Fini. Non riesco a farmi un'idea chiara della vicenda. Ti dico quello che penso d'istinto. Non so perchè Fini abbia deciso di legare la sua vita alla famiglia Tulliani. Sicuramente questo non ha giovato all'immagine di uomo integerrimo che vuole dare di se. Già nel maggio 2007, come notava ironicamente Crozza proponendo il nome "coerenza", Fini partecipava al family day mentre nasceva la figlia della sua compagna. Ora è messo al muro dal cognato. Perchè ha permesso che questo accadesse? Non posso accettare la banale scusa della leggerezza o dell'ingenuità. Proprio perchè ha voluto fondare la sua immagine politica sull'onestà, la probità, la correttezza, la moralità tutti i suoi errori - che ad altri politici non sono solo largamente perdonati ma oggetto anche di ammirazione - gli si ritorcono inesorabilmente contro. Mia nonna mi diceva sempre che per conoscere bene le persone ci devi mangiare 5 kg di sale insieme ... evidentemente Fini mangia sciapo.
Per tutti, avrei voluto rispondere, come di solito faccio ad ognuno di voi, ma in questo caso trovo che un commento unico indirizzato a tutti, sia l'unica soluzione, infatti mi pare di cogliere nei vostri commenti una stanchezza data da anni vissuti tra politici oramai logori e logoranti. Lo stesso Fini, per quanto persona corretta e magari esente da colpe -in relazione a questo fatto- deve farsi da parte. Deve farsi da parte per un ovvio motivo, lo ha candidamente affermato e la storia recente la conosciamo: sono 27 anni che sta in politica con incarichi più o meno di governo. Allora cosa dovrebbe prevedere una costituzione ottima come la nostra, e che invece non prevede, lo dico io: un limite massimo d'anni di eleggibilità.
Il problema è che nessuno dei nostri politici, di destra, di sinistra e di centro, ha pensato che prima o poi dovrà lasciare lo scettro a qualcun altro. Del resto, se vogliono mandare in pensione noi a 70 anni, hanno quasi tutti ancora un bel po' di tempo davanti per continuare a spartirsi la torta.
Efesto, l'eleggibilità esula dal pensionamento. Nulla dovrebbe a che fare con l'età, questo solo a mio semplice avviso. Si tratterebbe solo di un automatismo costituzionale che impedirebbe per legge la fossilizzazione dei politici.
Questo tipo di riforme, come quelle che servirebbero per arginare l'immenso potere svincolato da ogni controllo che hanno i politici nel trattare gli affari pubblici, e che consente loro le più meschine efferatezze limitandosi ad aggirare la legge senza violarla, non potrà mai essere fatto dai politici in carica. Nessuno si darebbe la zappa sui piedi da solo. La riforma dovrebbe venire dal basso, dovrebbe essere un'esigenza avvertita dalla nazione che costringe chi ci governa a ritirarsi a vita privata. Purtroppo, non credo che i tempi siano ancora maturi, e mi auguro che non ci siano gruppi eversivi che colgano lo scontro istituzionale che si è creato per trovare lo spazio per emergere. Forse sono troppo pessimista....
Efesto, ma come? i gruppi eversivi non intesi come negli anni 70 sono quelli che servono. Non pemso a persone che mordono le gomme dei gipponi di carabinieri, e manco ai gruppi legati a quella fuffa imparentata a Grillo o ai Viola. Ma da persone svincolate da qualsiasi apparentamento, gente semplice, lavoratori e professionisti, casalinghi/e o chiunque abbia fortunatamente modo di capire che, la politica debba divenire -come da costituzione- espressione vera del voto dei cittadini, e non scelta a tavolino di alcuni.
Si Gians, d'accordo, ma come svegliarli/ci, come farli/ci muovere, come organizzarli/ci? Se la politica è in stallo, e noi cittadini pensiamo agli affari nostri (anche a come arrivare alla fine del mese, per molti), il rischio è quello spazio venga occupato da gruppi eversivi stile anno '70.
Efesto tesoro mio, avessi una risposta, saresti tra le prime a conoscerla. Da parte mia l'unica sovversione legittima che conosca, e che porto avanti è questa! ossia scrivere, magari in modo maldestro, ma farlo in modo raggiungibile da altri, persone che altrimenti avrebbero un solo tipo di informazione; quella deviata, quella dei partiti, quella che cambia a ogni giravolta. a me di più non viene in mente, seppure sostengo il vecchio adagio, quello di un buon cittadino talmente rispettoso delle persone da potersi ritenere anarchico. Dé Andrè docet.
Tu continua a fare il tuo, che lo fai egregiamente. Io, da parte mia, da un po' di tempo cerco la soluzione alla quadratura del cerchio: come conciliare l'anarchia con la proprietà privata. Ho una vita intera (ossia qual che resta) per trovare la soluzione ;) 'notte Gians e buona domenica. bacio
Efesto, notte cara e bacio, ma non porti limiti, l'anarchia a cui mi riferisco nulla ha che vedere con la legittima proprietà, quella a cui penso si interseca solo col rispetto non dei beni materiali, ma quelli morali.
14 commenti:
un profondo senso di tristezza, per il generale livello di inciviltà in cui è precipitata la politica italiana.
ne ho scritto anch'io ... concludendo che chiede una trregua a B. Si allinea? il metodo Boffo ha funzionato?
Gian caro, anche io avrei voluto fare un post sull'affaire Fini.
Non riesco a farmi un'idea chiara della vicenda. Ti dico quello che penso d'istinto. Non so perchè Fini abbia deciso di legare la sua vita alla famiglia Tulliani. Sicuramente questo non ha giovato all'immagine di uomo integerrimo che vuole dare di se. Già nel maggio 2007, come notava ironicamente Crozza proponendo il nome "coerenza", Fini partecipava al family day mentre nasceva la figlia della sua compagna. Ora è messo al muro dal cognato.
Perchè ha permesso che questo accadesse? Non posso accettare la banale scusa della leggerezza o dell'ingenuità.
Proprio perchè ha voluto fondare la sua immagine politica sull'onestà, la probità, la correttezza, la moralità tutti i suoi errori - che ad altri politici non sono solo largamente perdonati ma oggetto anche di ammirazione - gli si ritorcono inesorabilmente contro.
Mia nonna mi diceva sempre che per conoscere bene le persone ci devi mangiare 5 kg di sale insieme ... evidentemente Fini mangia sciapo.
ridicoli 'sti BOTTA e risposta tramite video
uso improprio del mezzo pubblico
ne discutino (o discutano?)in parlamento
machisicredediessere?
Per tutti, avrei voluto rispondere, come di solito faccio ad ognuno di voi, ma in questo caso trovo che un commento unico indirizzato a tutti, sia l'unica soluzione, infatti mi pare di cogliere nei vostri commenti una stanchezza data da anni vissuti tra politici oramai logori e logoranti. Lo stesso Fini, per quanto persona corretta e magari esente da colpe -in relazione a questo fatto- deve farsi da parte. Deve farsi da parte per un ovvio motivo, lo ha candidamente affermato e la storia recente la conosciamo: sono 27 anni che sta in politica con incarichi più o meno di governo. Allora cosa dovrebbe prevedere una costituzione ottima come la nostra, e che invece non prevede, lo dico io: un limite massimo d'anni di eleggibilità.
Il problema è che nessuno dei nostri politici, di destra, di sinistra e di centro, ha pensato che prima o poi dovrà lasciare lo scettro a qualcun altro.
Del resto, se vogliono mandare in pensione noi a 70 anni, hanno quasi tutti ancora un bel po' di tempo davanti per continuare a spartirsi la torta.
Efesto, l'eleggibilità esula dal pensionamento. Nulla dovrebbe a che fare con l'età, questo solo a mio semplice avviso. Si tratterebbe solo di un automatismo costituzionale che impedirebbe per legge la fossilizzazione dei politici.
Questo tipo di riforme, come quelle che servirebbero per arginare l'immenso potere svincolato da ogni controllo che hanno i politici nel trattare gli affari pubblici, e che consente loro le più meschine efferatezze limitandosi ad aggirare la legge senza violarla, non potrà mai essere fatto dai politici in carica. Nessuno si darebbe la zappa sui piedi da solo.
La riforma dovrebbe venire dal basso, dovrebbe essere un'esigenza avvertita dalla nazione che costringe chi ci governa a ritirarsi a vita privata.
Purtroppo, non credo che i tempi siano ancora maturi, e mi auguro che non ci siano gruppi eversivi che colgano lo scontro istituzionale che si è creato per trovare lo spazio per emergere.
Forse sono troppo pessimista....
Efesto, ma come? i gruppi eversivi non intesi come negli anni 70 sono quelli che servono. Non pemso a persone che mordono le gomme dei gipponi di carabinieri, e manco ai gruppi legati a quella fuffa imparentata a Grillo o ai Viola. Ma da persone svincolate da qualsiasi apparentamento, gente semplice, lavoratori e professionisti, casalinghi/e o chiunque abbia fortunatamente modo di capire che, la politica debba divenire -come da costituzione- espressione vera del voto dei cittadini, e non scelta a tavolino di alcuni.
Si Gians, d'accordo, ma come svegliarli/ci, come farli/ci muovere, come organizzarli/ci?
Se la politica è in stallo, e noi cittadini pensiamo agli affari nostri (anche a come arrivare alla fine del mese, per molti), il rischio è quello spazio venga occupato da gruppi eversivi stile anno '70.
Efesto tesoro mio, avessi una risposta, saresti tra le prime a conoscerla. Da parte mia l'unica sovversione legittima che conosca, e che porto avanti è questa! ossia scrivere, magari in modo maldestro, ma farlo in modo raggiungibile da altri, persone che altrimenti avrebbero un solo tipo di informazione; quella deviata, quella dei partiti, quella che cambia a ogni giravolta. a me di più non viene in mente, seppure sostengo il vecchio adagio, quello di un buon cittadino talmente rispettoso delle persone da potersi ritenere anarchico. Dé Andrè docet.
Tu continua a fare il tuo, che lo fai egregiamente. Io, da parte mia, da un po' di tempo cerco la soluzione alla quadratura del cerchio: come conciliare l'anarchia con la proprietà privata. Ho una vita intera (ossia qual che resta) per trovare la soluzione ;)
'notte Gians e buona domenica. bacio
Efesto, notte cara e bacio, ma non porti limiti, l'anarchia a cui mi riferisco nulla ha che vedere con la legittima proprietà, quella a cui penso si interseca solo col rispetto non dei beni materiali, ma quelli morali.
Ottimo ghost writer! Bel discorso, da politico serio. Ora però, occupiamoci di cose serie.
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