La cosa triste è abituarsi, a tutto. In questi giorni di ferie, ho abusato -e di questo mi pento- della tivù accesa in orario pomeridiano. Ho fatto slalom tra televendite di materassi, improbabili opere d'arte, e gioielli venduti al chilo. Altra possibilità, seguire le vicende di persone famose e meno famose che in tivù raccontano tutto ma proprio tutto della propria vita sessuale. Il prezzo umano della confidenza -fidarsi di qualcuno- è perlomeno "televisivamente", un concetto definitivamente sconvolto. Al pari delle televendite, si offrono le proprie confidenze un tanto al chilo, insomma allo stesso modo. Mai uno che dica: «Mi scusi, ma di queste cose non parlo in pubblico». Questa capisco bene sia la legge della domanda e dell'offerta; quindi questa è la tivù che buona parte degli italiani meritano, a tutti gli altri, non resta che spegnerla.
L'Angolo del Rockpoeta®: "400 m. Ostacoli"
1 giorno fa
10 commenti:
Da tanti anni quando mi ricordo io mi tengo aggiornato con blob: sintesi perfetta e geniale del nostro trash quotidiano.
Strano, in questi giorni ho avuto tante cose da fare. Al mattino al mare, la sera poi sono stato sempre in giro. Queste ferie me le sto godendo alla grande!
Cosa ti è successo?
io la tv non so più come si accende...
Lucien, tu dimentichi che si deve -anche a costo della propria salvaguardia- approfondire quelli che sono gli usi e i costumi di una società. lo spaccato che Blob offre, anche se interessante, a me pare trotto fugace.
Jazz, sai che non si direbbe? a meno che tu non sia tra quelli sempre connessi. Dici la verità, anche tu hai uno di quei portentosi telefonini che si connettono in ogni dove? ;)
Ww, non fare la snob!
No Gians, per nulla.
Mi risulta che siano altri....
;-)
per fortuna c'è il telecomando, anzi: più di uno ;)
Jazz, colpito! possiedo uno di quegli arnesi. ;)
Arci, quella non è una fortuna, ma una delle prerogative.
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