giovedì 6 maggio 2010

Articoli 5




Di questo passo, dice Giorgio Campanini ".. il trionfale ingresso negli ospedali della nota "pillola", l’aborto farmacologico tenderà ad apparire, paradossalmente, una "cura" come tante altre, ed il figlio non voluto svolgerà il ruolo dell’ospite sgradito e ingombrante che si vuol mettere alla porta..." e conclude: "...Non uccidere! È una parola scomoda, che si vorrebbe esorcizzare, che si carica di presunti significati "integralistici", che si vorrebbe espungere dal nuovo lessico della modernità, ma che rimane e che la Chiesa ha il diritto, e insieme il dovere, di pronunziare..."

Tutto chiaro se non fosse per un aspetto, infatti non si tratta di "Non uccidere" ma di "Non nascere", o meglio di non far nascere. Forzando, ma manco troppo la mano, si potrebbe dire che una gravidanza non gradita, o peggio imposta, possa essere vissuta come una malattia. Cosa propone quindi la chiesa per lenirne gli effetti o addirittura ottenere la guarigione? Ecco le proposte:

«L'uomo è chiamato alla gioia ma fa quotidiana esperienza di tantissime forme di sofferenza e di dolore».(1) Perciò il Signore nelle sue promesse di redenzione annuncia la gioia del cuore legata alla liberazione dalle sofferenze (cfr. Is 30,29; 35,10; Bar 4,29). Infatti Egli è «colui che libera da ogni male».

Mi chiedo in che modo, forse questo? "Circa le preghiere per ottenere la guarigione"

Art. 1: Ad ogni fedele è lecito elevare a Dio preghiere per ottenere la guarigione. Quando tuttavia queste si svolgono in chiesa o in altro luogo sacro, è conveniente che esse siano guidate da un ministro ordinato.

Art. 5: E' necessario inoltre che nel loro svolgimento non si pervenga, soprattutto da parte di coloro che le guidano, a forme simili all'isterismo, all'artificiosità, alla teatralità o al sensazionalismo.

Fatto salvo il rispetto per chi intende curarsi tramite la preghiera, personalmente preferisco affidarmi ad altro codice che, sempre all' Art. 5 recita:

Il medico nell’esercizio della professione deve attenersi alle conoscenze scientifiche e ispirarsi ai valori etici fondamentali, assumendo come principio il rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libertà e della dignità della persona; non deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura.

15 commenti:

metropoleggendo ha detto...

Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli (Genesi).
la versione aggiornata prevede anche "solo con dolore porrai fine alle tue gravidanze se proprio dovrai commettere omicidio

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

Una Chiesa fuori dal tempo che purtroppo vuole far applicare quest' norme nel nostro tempo. Paradossale.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

ERRATA CORRIGE: Queste norme.

il mio nome è mai più ha detto...

Post ben congegnato anche "esteticamente", Gians.
Ovviamente son d'accordo con te.

Ugolino Stramini ha detto...

L'ottusità e verso le cose umane e la tendenza a sguazzare nel sangue altrui come i peggiori avvoltoi di questa gerarchia cattolica non possono farci dimenticare che con la fecondazione ha inizio una vita umana.

oude ha detto...

Gians,
- Il diritto canonico precedente la riforma del 1983 recitava che il matrimonio era ad procreandam prolem; tutto ciò che relativamente al sesso non riguardava la procreazione era precluso e il matrimonio svolgeva pura funzione di remedium concupiscentiae. Questa prospettiva, derivata dalla concezione del sesso e della donna già presente nell'Antico Testamento e ripresa nel Nuovo, era stata perpetuata nella tradizione cristiana con un'estensione dell'idea di peccato a tutto ciò che riguardava il sesso oltre gli stretti limiti procreativi e specie indicando nella donna una definita fonte di pericolo morale per l'uomo.-
[www.pbmstoria.it/dizionari/storiografia/.../370.htm]

per la Chiesa questo è il "muro di Berlino": non c'è niente da fare!
il buon senso direbbe che se si pensa che l'aborto sia un atto assimilabile all'omicidio e quindi da rigettare, l'opposizione ad esso dovrebbe prima di tutto riguardare la prevenzione: se ritengo un evento un male cerco di non farlo accadere.
la Chiesa dovrebbe allora essere la prima promotrice di una capillare, approfondita, scientifica campagna di informazione sui metodi contraccettivi: --> no gravidanza no aborto.
ma questo si scontra con il "fine primario" del matrimonio (al di fuori del quale non è prevista, per la morale cattolica, alcuna attività sessuale): se non si riconosce diritto di esistenza ad una sessualità non subordinata al fine primario non si può, per coerenza ideologica, accettare la contraccezione.
non se ne esce!
a me basterebbe che, col tempo e con la paglia, la Chiesa la finisse di considerare la donna come "pericolo morale per l'uomo": questo, è vero, è già un passo avanti rispetto al tempo in cui si disputava tra "uomini" se la donna avesse un'anima, ma lo trovo ancora insufficiente...

Arci ha detto...

La libertà della donna, rimasta gravida, di decidere se portare avanti o meno la gravidanza è un dato acquisito nella nostra legislazione.

La chiesa cattolica è libera di dissentire e di suggerire ai suoi seguaci la propria dottrina. Chi vuole seguirla la segua.

Quanto ai medici credo che se vogliono uno stipendio pubblico devono esrcitare la loro professione nel rispetto della volontà della paziente.
Se la loro coscienza glielo impedisce rinuncino a quello stipendio e aprano uno studio privato.

Perchè le cose in questo paese non possono essere semplici e bisogna per forza complicarle ?

Gians ha detto...

Metro, con dolore e con il minimo di privacy possibile.

Gians ha detto...

Daniele, ho sempre pensato che sia nel diritto della chiesa portare avanti le sue istanze. Sono liberi di farlo ma solo sulla loro pelle.

Gians ha detto...

Enne, in realtà all'estetica non ci avevo pensato, comunque grazie. :)

Gians ha detto...

Ugolino, di certo non ho la competenza per dire se è fin dalla fecondazione che nasce una vita umana, sarebbe comunque ipocrita negare che da li nasce tutto.

Gians ha detto...

Oude, hai centrato in pieno il loro problema e facendo questo hai messo in risalto, quanto la politica italiana debba prendere le distanze dalle ingerenze cattoliche.

Gians ha detto...

Arci, tutto giusto quanto dici, ma poi per legge mi pare si possa essere obiettori di coscienza, e questo vanifica quanto di buono si era fatto.

Efesto ha detto...

Quoto assolutamente Oude.
Premesso che deve essere riconosciuta la libertà di poter scegliere, la mia morale personale mi dice che si deve far di tutto per evitare di porsi di fronte alla drammaticità di quella scelta. Quindi, non ritenendo conforme alla natura umana la totale astensione da un attività che spesso è la manifestazione di un sentimento profondo (questo viene dimenticato dalla Chiesa quando si scaglia contro il sesso: non sempre è pura concupiscenza, spesso è una atto d'amore!)è necessaria la contraccezione.

Gians ha detto...

Efesto, amore o desiderio, o come spesso capita scoperta, magari fatta in età ancora giovane e senza opportuni sistemi di educazione sessuale.