mercoledì 30 settembre 2009

Altezza mezza bellezza




In questo Paese è triste perfino avere ragione. Soprattutto se la ragione é così evidente, così scontata: poiché l' Italia è il solo paese europeo che accetta nel suo governo un partito fortemente xenofobo, dovremo accettarne i guai che ne conseguono. E saranno guai per tutti. In ogni paese europeo esiste un partito xenofobo. è fisiologico: raccoglie il voto dei cittadini più spaventati dall' immigrazione. Criminalizzare quei cittadini, non è mai saggio, ma sarebbe opportuno tenerli a bada. Una democrazia sana fa di tutto per non inserire quei voti nel gioco politico, mantenendoli in una sorta di esilio in attesa di tempi migliori. Così avviene in Germania, Francia e ovunque la destra di governo abbia politici all'altezza della sfida. Così non capita in Italia, dove la Lega non solo governa, ma essendo un partito portante della maggioranza e del suo progetto politico, ha avuto ministeri decisivi e si considera, giustamente, protagonista vincente del progressivo smantellamento dello spirito costituzionale, tra i cui cardini c' è la messa al bando del razzismo. Non poteva che finire così. Stupirsene o addirittura fingere indignazione, rende ancora più indecoroso e triste il nostro Paese.

domenica 27 settembre 2009

Ostinatamente fuori dai luoghi comuni




Mancavano i Sardi a dare lezioni, e va beh! Qualcuno doveva pure mancare. E poi un poco diverte immaginare quanto questa assenza alimenti la diffidenza, tra il leggendario e il provinciale, nei confronti dei "sardignoli" che si sa, sono meno delle pecore che allevano e soprattutto tanto diversi, con quei dialetti astrusi, quelle remotissime usanze, quell' ostinato rimanere Sardi che francamente, alla lunga, irrita almeno quanto l'ostilità padana. Dall' infido Padre padrone, con le braghe di velluto e l'odore d'ovile, ai raffinati allevatori British style che non si è mai capito bene se siano raffinati davvero o facciano solo finta per occultare i proventi dei sequestri. La contraddizione sta nella secolare diffidenza, che si contrappone ad una poco nota onestà. Onestà che probabilmente trova origine da una concezione della realtà volta a considerare come nullità qualsiasi persona che non adoperi le proprie braccia per produrre, e ad avere una tendenza possessiva verso tutto ciò che è frutto del proprio lavoro e sacrificio. Mi chiedo se queste due persone due, siano solo un raro caso, o se invece, incarnino lo spirito isolano, ben raccontato da Gavino Ledda. Sia chiaro, io quei soldi me li sarei tenuti. A modo mio, rivesto molto bene il luogo comune del Sardo=bandito.

venerdì 25 settembre 2009

Quasi personale se non del tutto




Tutto finisce dove il mare ha inizio*, neanche le più portentose tecnologie potranno mai sostituire la bellezza di una carezza, di un bacio o di un contatto fisico. Nel bagnasciuga della rete ho camminato senza rimboccare i pantaloni, mi sono inzuppato fino al bacino tutti i santi giorni. Ma solo ora sento i polpacci umidi, e un qualche dolore che prende allo stomaco, più che alle ossa fradicie. Servirebbe una spugna per assorbire il freddo, senza che ne intacchi il ricordo.

* non è una licenza poetica

Indigestioni di libertà



Quasi non ci credo, il ritorno in televisione di Santoro, pare la sintesi di uno dei più clamorosi casi di pseudocensura della storia repubblicana, arriverà su parecchie testate giornalistiche sotto forma di gossip. Sono già pronti decine di dossier sulla sua tintura per capelli, (ma chi se ne frega, tra l' altro) tutti hanno detto la loro, pure Concita de Gregorio, e Maurizio Belpietro. A me Santoro, tanto per chiarire, risulta parecchio indigesto. Ma ho acceso il televisore, con l' emozione e con il rispetto che si deve a un pezzo di libertà che ritorna. E ritorna, tra l' altro, riempiendo un grande vuoto d'informazione, non di tinture per capelli. Di fronte a questa evidenza , una forma discutibile ma seria di giornalismo che ritorna - mi domando che importanza abbia il fatto che Santoro sia presuntuoso oppure umile, di sinistra o magari di destra. Solo un paese cinico, e tutto sommato stupido, può riuscire a mettere tra parentesi la sostanza di una vicenda simile, e perdersi nella ciancia collaterale. La Rai, da ieri, grazie a Santoro e al suo staff, ha decisamente più peso giornalistico di prima: non basta? Non va bene? Le censure, esistono solo nelle menti di chi non ha il coraggio di esporsi, per tutto il resto ci pensa Emilio Fede su Retequattro.

giovedì 24 settembre 2009

Chi di sesso ferisce




Poche cose mi fanno ridere come le statistiche o i calcoli pindarici. Quando ho letto il risultato di questo test, ne ho avuto la conferma. Nicola di Bari, il cardinal Biffi, il cane Lassie, una delle kessler o entrambe, Kissinger, Calderoli, Vanna Marchi, la Prestigiacomo, Batman e Robin, potrebbero scoprire d'essere amanti indiretti.

martedì 22 settembre 2009

Giura di dire la verità




In mezzo a tanti dibattiti urgenti e di pubblica utilità, ce n' è almeno uno che, da anni, attendo con impazienza. E' quello interno al mondo cattolico, che ha visto largamente prevalere, fino al conformismo, le opinioni dogmatiche e sparire le poco utili tracce del cattolicesimo conciliare. Ora l' occasione sembrerebbe ghiotta: La sobrietà politica di cui ha parlato Bagnasco, è quindi rivolta ad almeno tre comandamenti: Non commettere adulterio. Non rubare. Non fare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Poiché questi moti di coscienza derivano da presupposti inconciliabili con quelli che ispirano le politiche del governo, ci si domanda quanto a lungo, all' interno di una maggioranza che manifesta grande concordia con il Vaticano, il dibattito possa rimanere ignorato o censurato dai cattolici. Ma di cattolici di governo ce ne sono tanti: bisognerebbe incalzarli per sapere da che parte stanno, e se i fondamenti della carità e del creato ai quali la loro fede si ispira trovino, oppure no, una qualche consonanza con la politica del governo. Rattrista solamente una sconsolante e puerile scorciatoia implicita nella dichiarazione di Bagnasco; la personificazione di una cosa, Il Male, che è invece notoriamente presente in tutte le persone.

domenica 20 settembre 2009

Membri politici




"Una "pomata" contro la disfunzione erettile fatta di nanoparticelle che contengono come principio attivo il vasodilatatore ossido di azoto (NO), funziona in pochi minuti e senza gli effetti collaterali dei farmaci per bocca oggi usati da decine di milioni di uomini nel mondo contro questo problema." Ministro Tremonti, ci pensi bene prima di tagliare i fondi per la ricerca, tutti sanno quanto il suo capobastone ci tenga al suo membro.

venerdì 18 settembre 2009

Carrozzoni mediatici




Stasera ho assistito "ad un miracolo", ne sono convinto. L'Italia tutta, pare si sia mobilitata per sostenere una unica causa. La mobilita di uno sfortunato, concessa solo dalle ruote di una carrozzina. La sua carrozzina si è spostata agevolmente e secondo me inconsapevolmente, tra gli studi televisivi di mezza Italia. Ballarò, Tg 5 speciale, e varie interviste su diverse reti. Di tali reti, e nelle stesse impigliato, la vittima si chiama Gianfranco Paglia, suo malgrado caduto due volte. Una prima volta in un agguato tra pallottole vere, una seconda volta tra sparatorie mediatiche. Ma tutto sommato, migliaia di persone costrette al suo tipo di mobilità, hanno ragione ad invidiarne la velocità di spostamento. Si spera non si debba diventare eroi come lui.

mercoledì 16 settembre 2009

Forconi e ipoclorito di sodio




Sul palco di Venezia i leghisti non concedono sconti: castrazione degli stupratori, lapidazione delle adultere, lavande di Ace sbiancante per i negri regolarizzati, rogo dei puttanoni, gogna in piazza per i ripetenti, abbattimento a mani nude di cavalli e mucche. Uno schietto e accattivante spirito popolaresco che necessita, in tv, solo di piccoli ritocchi: Castelli parteciperà ai dibattiti munito di torcia e forcone, Calderoli con un maiale al guinzaglio. Il ministro degli interni, davanti alle telecamere dichiara: Il facinoroso - un certo Maroni Roberto- che ha gridato da quel palco "Padania libera" non creda d'avere vita facile, Il governo italiano sopprimerà qualsiasi rivolta.

lunedì 14 settembre 2009

Farmacie di turno



Le sante farmacie. La salvezza del genere umano, sta nella loro istituzione. Migliaia di farmacie "moralizzate" sparse su tutto il pianeta. Unica controindicazione per gli utenti; Prima di entrare, per evitare alterchi indesiderati sul senso della vita, ci toccherà informarci sugli orientamenti religiosi e morali del gerente. Se cattolico (nel senso militante del termine) potrebbe infatti accogliere l’edito del Papa a estendere l’obiezione di coscienza anche al suo vapore, e rifiutarsi di fare commercio di "farmaci che abbiamo scopi chiaramente immorali". Tra la richiesta di Benedetto XVI di estendere anche ai farmacisti il diritto all’obiezione di coscienza, già riconosciuto ai medici antiabortisti e il pensiero pubblico non sussiste motivo di conflitto. Finché la Chiesa rivolge le sue "contrarie precauzioni" (fatte figli a iosa) ai credenti, non esiste (né è mai esistito) motivo del contendere. Ma quando la Chiesa sceglie di intervenire su comportamenti pubblici e provvedimenti di legge che riguardano tutti, il conflitto è semplicemente inevitabile. I cattolici hanno il diritto di non divorziare e non abortire, di non fare uso di anticoncezionali, di non sperperare nemmeno un frammento delle proprie convinzioni profonde a costumi o comportamenti che siano in contrasto con la loro pratica di fede. Ma identico diritto hanno i non cattolici di vivere secondo la loro coscienza, di praticare socialità, sesso, scelte affettive e di procreazione, nel seno di regolamenti e leggi che tengano conto delle sensibilità difformi e della molteplicità di culture di cui il nostro "paese" è costituito.


venerdì 11 settembre 2009

Persecuzioni




Dalla baruffa spesso scomposta sulla "pubbliprivata" vita del signor B. la polvere sollevata, rischia di ricoprire la prossima approvazione del Lodo Alfano. Elemento pruriginoso, per cui preferirei un più misurato, ma non pacato ragionamento sui fatti. A cosa e a chi serve il Lodo? forse mai a un certo Gennarino Trinciapolli, che ha iniziato rubando galline, ma per la smania di potere è passato alle faraone, poi ai tacchini, ma gli è stato fatale il furto dello struzzo nello zoo di via Kennedy ? o magari a quegli anziani detenuti per reati comuni, popolarissimi nelle carceri italiane, dove tengono gli unici corsi al mondo di scippo per anziani, dimostrando come l'artrosi non impedisce di scappare? o invero un politico, condannato per corruzione di magistrato e successivamente per corruzione di ministro perché nel frattempo il magistrato corrotto era diventato ministro. Ha sempre sostenuto che i 12 milioni di euro versati per la corruzione erano in realtà l'onorario per la sostituzione della rubinetteria, effettuata dal suo amico magistrato, appassionato di bricolage, durante un weekend. Si considera vittima di una persecuzione, anche se non saprebbe dire con esattezza quale, e ha fondato un'Associazione per la tutela dei carcerati miliardari, per i quali "il carcere è una punizione molto più crudele che per uno stronzo qualunque". Il signor Trinciapolli e l'associazione "Veterani dello scippo" intendono non godere di tale lodo.

mercoledì 9 settembre 2009

Gente allegra, il ciel l'aiuta




Il mondo intellettuale brasiliano è in fermento. Battisti riscuote molto successo nel quartiere degli intellettuali carioca, che fu teatro dell'esistenzialismo brasiliano, che si distinse dagli altri esistenzialismi perché animato da calciatori incompresi dall'allenatore. In un'intervista fornisce altre prove della sua innocenza, spiegando che dal 1970 al 1985 agì sotto l'effetto di una forte sbornia di cabernet dei colli laziali. Il governo brasiliano sembra appoggiarlo e lo dichiara incedibile, ma alla fine su pressioni di Frattini cede alla proposta di uno scambio con Pato. Berlusconi dichiara: senza Pato sarà un campionato difficile. Strano; le stragi del 92' non meritano inchieste e sperpero di danaro pubblico, la pelle di Battisti invece si.

sabato 5 settembre 2009

Membri politici




« Abbeveratevi alla disinformazione di cui siete protagonisti ». È il giudizio del signor B. sul sistema informativo del nostro paese. Dal tono e dal volume, si presume che il B. abbia anche schiaffeggiato i giornalisti che l'attendevano stipati in attesa di una sua dichiarazione, sputato per terra e esploso in aria alcuni colpi con il canne mozze . Di opinioni isteriche, per altro, sono piene le cronache politiche di questo paese. Non tutte al livello paraplegico di questa qui- non per nulla è lui il leader-. Molti esponenti politici paiono pentole a pressione con la valvola otturata. Un fischio strozzato per confondere l' insulto e le parole di spregio, il rozzo liquidare questioni serie con sciabolate verbali, sono prassi quotidiana. L' impressione è quella di un paese che prima ancora di essere fazioso è profondamente zoticone: proprio nel senso vituperato del termine. La faziosità, in sé, sarebbe anche sopportabile, se suffragata da qualche tesi ben espressa, qualche dato certo, qualche accortezza formale. Invece c' è lui, il B. ossia il vero detentore dell'informazione, della stessa informazione che critica, in giro a dare lezioni di vita agli altri, senza accorgersi di avere la zip aperta e qualche ciondolo da dare in dono, ancora in tasca.

mercoledì 2 settembre 2009

A naso




Sentirgli ripetere che è una vergogna e che è scandaloso, che a questi giornali non risponde e non risponderà mai, ormai non fa né caldo né freddo. Amen. Dopo tutti questi anni è solo una tarantella risaputa, un ronzio tra i tanti, come i clacson ai semafori, come la voce di Capezzone al tigì delle 20. Quello che mi fa storcere il naso, a questo punto, non è lui; e manco le sue vicende. Quello che mi fa specie è l'impressionante comparto di aiutanti, crociati, avvocati, galoppini, adulatori, seguaci, vassalli. È il consenso della truppa, l' applauso convinto, l'idillio senza se e senza ma di milioni di italiani. È lo smisurato cerchio di uomini e donne, la stragrande maggioranza in perfetta buona fede. Stecchito lui, non sarà finito lo show. Non sarà defunto il suo collettivo, non sarà dispersa la sua magnificenza, non sarà ristabilito alcuno dei criteri da lui abrogati. Schiattato lui, non importa tra quanto tempo, non sarà finita l' Italia che lo ha generato. Noi vivremo, e con quella stessa Italia avremo a che fare. No, davvero non è lui il problema. Il problema sono gli italiani.