martedì 23 settembre 2008

Valvole




Stavo seduto a guardare il mio idraulico. Mentre lui armeggiava tra chiavi inglesi, tubi e strumenti a me sconosciuti, io pensavo d'essere un uomo fortunato, in fin dei conti l'aspettavo da sole due settimane. Tutto sembrava filasse liscio, ma d'improvviso mi dice: " mi manca una valvola di ritegno, non posso continuare il lavoro" . Devo dire, che queste parole mi hanno aperto un mondo altrettanto liquefatto ma tangibile. Il ritegno, cioè la battaglia quotidiana contro le tentazioni, l'autocontrollo, che chi più chi meno persegue, nella convinzione che a lungo termine sia garanzia di una vita sana e felice, altro non è che un modo per non mettersi mai in gioco. La totale evirazione dell'impulsività, che ognuno porta in dote dall'infanzia viene scambiata per maturità e segno di rispetto per le regole. In realtà ho paura che in questo modo, ci si neghi tutta una serie di emozioni, che solo con un consapevole saper cedere, la vita può offrire. G.B. Shaw diceva che le cose più belle della vita o sono immorali o sono illegali oppure fanno ingrassare. A questo punto, era doveroso da parte mia prendere una decisione. Bene l'ho presa.