giovedì 2 aprile 2009

Di tutto di più




Gli uomini di mondo di questo Paese non si stupiscono mai di niente. Dicono che "si sapeva già tutto prima", che il controllo politico sulla Rai è cosa sgradevole ma ovvia, e doppiamente ovvia se a esercitarlo è stato il proprietario dell´azienda concorrente, nel frattempo divenuto capo del governo. Gli uomini di mondo hanno ragione. Si sapeva già tutto prima. Lo si sapeva nel momento stesso in cui il conflitto di interessi, da questione di principio decisiva per tutti, nevralgica per la libertà dell´informazione e per la cultura politica di massa, viene defalcata a bega di partito, a polemica faziosa. E pezzi importanti della sinistra italiana decidono che è poco utile, poco "di mondo" continuare a sollevarla. Anche dopo le sentenze delle autorità europee sull'occupazione abusiva delle frequenze da parte di Rete quattro. Gli avvocati di Silvio Berlusconi, in formazione tipo (sei accosciati e cinque in piedi) facevano sapere che non valeva neanche la pena di fare ricorso perché la sentenza sarebbe stata resa nulla dal Lodo Pappaeciccia, non appena il loro cliente fosse tornato a palazzo Chigi. Emilio Fede, ne diede notizia nel corso di una lunga diretta, storpiando in segno di sfregio il nome di tutti e quattrocento i parlamentari europei, e lanciando freccette contro una cartina di Strasburgo. Ma questa è archeo-politica, ora per regolarizzare definitivamente la situazione radiotelevisiva, e portarla a “regime” si decide che i giornalisti Mediaset saranno autorizzati a parcheggiare la loro macchina sopra le macchine dei giornalisti di altre aziende, e all'occorrenza a rincasare, la sera, nelle abitazioni dei dipendenti Rai, pretendendo di trovare la cena pronta e la moglie truccata. Il futuro di Mediaset sarà sempre più radioso,arriverà anche il giorno in cui dichiarerà illegittimo il Parlamento europeo: occuperà abusivamente alcuni edifici a Strasburgo acquistati da Berlusconi: Lo sfratto verrà trasmesso in diretta Rai da Belpietro che dileggiando i parlamentari anziani mentre cadono dalle scale,dichiarerà: peccato che Fede non sia tra loro.