lunedì 29 novembre 2010

Stupido quarantenne




Ci sono vari momenti, in cui vorrei parlare con lei*. Troppo lontana e irraggiungibile come è, con la metà dei miei anni, che trovo quasi impossibile non pensare alla frase più bella sull’avere vent’anni scritta da Guccini. Eppure non riesco a dirgliela, perché una parte di quel senso è “A vent’anni si è stupidi davvero”, e lei è lontana, troppo presa dall'infaticabile smania, tutta ventenne dell'onnipotenza quindi non la capirebbe; anzi si sentirebbe offesa. Vorrei dirle per questo che l'apparenza è niente, come pure le aspettative altrui, comprese quelle dei suoi genitori che la immaginano già laureata, è nulla, in confronto alla serenità restituita, dall'ammettere che in realtà per se stessi si ha un diverso progetto di vita, e che di esami all'università in effetti, si è dato solo i primi tre, per poi passare alla finzione. Vorrei dirle che non deve avere paura di nulla, è la sua vita.

*persone è fatti raccontati non sono puramente casuali