domenica 26 luglio 2009

Movida vs bellezza




Gli attriti tra adulti e ragazzi sono fisiologici. Si fronteggiano voglia di nuovo e disordine, a calma e ordine. Esigenza di regole e febbrile desiderio di infrangerle, un uso spesso difforme degli spazi comuni, e insomma l’antica dialettica tra genitori e figli. Ricordo come fosse oggi, mio padre buttato giù dal letto da una telefonata in piena notte. La cagnara con gli amici, nella ex casa dei nonni interrotta dalle sue parole: " vi pare questa l'ora di fare questo bordello.. che i vicini mi chiamano alle due del mattino a casa?" una sonoro silenzio accompagnò le sue parole, poi la febbre risalì lenta e inesorabile. Sono passati diversi anni, e mai come ora registro che nel flusso notturno di ragazzi chiamato "movida" c’è una novità assoluta: la promiscuità tra due fasce orarie inconciliabili. La notte di chi dorme (perché di giorno lavora) e la notte di chi vive. Spiace notare del neo-conformismo giovanile, tutti intruppati nel loro turno di notte, come operai. Alla mia generazione è bastato spesso uno stanzino per ritrovarsi e uscirne in tempo, chissà se a quella attuale, basterà uno stanzone, e se mai ne usciranno.