lunedì 29 giugno 2009

Dipententi tecnici a scadenza




Come ogni estate, ci si chiede quando uscirà il nuovo cd di Apicella, con lui alla chitarra, e con testi di chi già conosciamo bene. Muti e Abbado, per l'occasione saranno costretti in catene, a dirigere l'orchestra. Nel frattempo il nuovo partito (Partito della gnocca Popolare del Popolo libidinoso) raggiungerà il 120 per cento dei voti grazie al buon rendimento in borsa dei titoli denominati "un bot e via". Dette le mie solite fantasie, sappiate, che dallo scorso venerdì, sono ufficialmente divenuto un suo diretto "dipendente". Se volete, non leggete i miei post e sputatemi addosso, ma possibilmente, suggeritemi pure, come possa continuare ad inveire su di lui.

sabato 27 giugno 2009

Papi chulo




Finalmente una svolta. Questo il risultato raggiunto dopo diversi baccanali, con alcuni giudici della corte: se raggiunti da un avviso di garanzia, le più alte cariche dello stato di centrodestra non dovranno accusare la magistratura e alimentare polemiche. Dovranno limitarsi a cambiare il nome del destinatario con il pennarello e infilare di soppiatto l'avviso di garanzia nella tasca di un collega di centrosinistra, e allontanarsi fischiettando.

mercoledì 24 giugno 2009

Portavoce estivi




Visti i precedenti, vorrei dare un suggerimento ad uno dei portavoce più stakanovisti della scena parlamentare italiana. Ricordo infatti, i tigì estivi della scorsa estate. Tra le numerose dichiarazioni di politici ripresi in vacanza, in genere da troupes stremate che cercano invano di mettere a fuoco abbronzature forsennate e palombari istituzionali, scorrazzati da motovedette di stato. Faceva eccezione il portavoce Capezzone, che per tutto agosto è apparso in giacca e cravatta, pallido e zelante, in mezzo agli stessi velluti rossi, che pendono nelle stanze del potere durante l’anno lavorativo. Non ho mai capito come, il solo Capezzone, sia stato lasciato a presidio delle istituzioni. Forse per le sue frasette al chilo e sentenziose? Quelle che spaziano, dalle guerre di religione, al prezzo delle banane? Lui per non sbagliare, da dell'idiota all'oppositore, e del genio al governante. Da tutto questo impegno, ne è scaturito il primo radicale ben stirato, e pettinato come nelle foto delle barberie di paese. Voglio sperare che i tigì di questa estate ce lo propinino almeno in differita, con lui ben sbracato a villa certosa, a sparare cazzate con un calippo in mano, come tutte le escort del circondario.

domenica 21 giugno 2009

Tenere duro



La vena artistica del B. non conosce pause. Oltre a disegnare monili e trastulli, con cui omaggiare le precarie del lusso, alla chiacchiere che vorrebbero villa certosa in vendita risponde: "Perchè non dovrei tenere duro ?" l'interlocutore smaliziato, attingerebbe a tutta una serie di motivazioni più che valide, ma lui rilancia: "La Sardegna è la mia seconda casa" La ama, ha comprato ottanta ettari dalla plebe, che tuttavia potrà continuare a dedicarsi ai suoi pittoreschi atteggiamenti, ma su consiglio di Berlusconi non dovrà più accalcarsi negli ovili gridando “o Gavino !”, ma accalcarsi negli ovili gridando “o Piergavino!”

venerdì 19 giugno 2009

Babele ci fa un baffo




In aiuto della democrazia in Italia arriva anche Google. Il gigante di Internet ha infatti annunciato l'introduzione di un programma che traduce blog, articoli di stampa e messaggi di testo dall'italiano all'italiano e viceversa, proprio nell'ottica, dice la compagnia di Mountain View, di "aumentare l'accesso all'informazione". Minzolini, da parte sua, chiede una immediata interrogazione parlamentare: Impossibile, che quel che non si dice venga tradotto. La Gelmini lo promuove a pieni voti, spiegando che solo lui è Fede, oltre a rispettare il silenzio hanno alzato la mano offrendosi volontari.

mercoledì 17 giugno 2009

Colpo grosso per islamici




Sfogliati i quotidiani e fatte le dovute cernite, pare che la notizia del giorno sia il saluto romano della Brambilla. Questa volta non mi ci faccio tirare dentro, nessuna polemica, un fotogramma è e rimane tale, magari la postura, il braccio teso con il palmo della mano ben aperto lasciano qualche dubbio, ma come detto, non mi ci ficco. Tuttavia mi viene in mente una domanda: Che cos’è il razzismo? Lasciando da parte ideologie e pensieri profondi, o provato ad accostare queste due frasi. Frase uno- “Se si fa una moschea in un centro urbano, in breve sorgono due macellerie islamiche, quattro phone center e dieci kebab” . Frase due- se si costruisce un residence in Costa Smeralda, in breve sorgono due villa certosa un tennis club e quattro Smaila's bar, pieni di dipendenti islamici. La prima frase e di un noto leghista, la seconda l'ho scritta io. La differenza fondamentale tra i due quadretti, quello con i kebab e quello con le gozzoviglie, non è (né potrebbe essere) di legittimità. La differenza sta nel sentimento di estraneità di fronte alle (ovvie) novità derivanti dall’immigrazione. Se si importa lavoro, inevitabilmente si importano anche culture e gusti sconosciuti agli indigeni.

lunedì 15 giugno 2009

Alta digeribilità




Iniziative come quella delle cosidette ronde nere a Milano sarebbero impossibili se fosse in vigore il disegno di legge sulla sicurezza. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervistato dal programma "Parliamo con l'elefante" su Radio24. "Il nostro ddl - ha spiegato Maroni - impedisce le ronde fai da te. Molto meglio quindi organizzarsi militarmente. Le prime esercitazioni, hanno suscitato qualche perplessità sulla logistica, i movimenti delle truppe lombarde, durante le manovre, si sono rivelati difficoltosi a causa delle decine di migliaia di rotonde che formano la rete viaria padana. Il reggimento Ponte di legno, guidato dal generale Adolfo Duro, nel tentativo di utilizzare Malpensa a scopi bellici, è precipitato in un dirupo perché la variante, frettolosamente inaugurata dal ministro Maroni, era solo sulla carta. Molto meglio il comparto vettovagliamento, già pronta la razione K del fante leghista, consiste in un trancio di carne appositamente durissimo, tale da giustificare la presenza di un pesantissimo batticarne nello zaino. L'umore delle truppe è altissimo, le carni ben pestate diventano digeribilissime e pronte per l'espulsione.

venerdì 12 giugno 2009

Pistolettate




Sulle mille ipotesi fornite da Corrado Augias, nella trasmissione "Enigma del 12-06-09" riguardanti il delitto Estermann avvenuto in Vaticano il 4 maggio del 98', vengo a conoscenza che una prestigiosa fabbrica d'armi, di recente ha fornito cento revolver con il brand della trinità, inciso in canna. Dei cento pistolotti, pare che novantotto siano stati consegnati alle guardie svizzere e uno ad un collezionista. Ci si chiede dove sia finito quello mancante. Augias, afferma che quello mancante sarebbe in mano al Papa, ebbene, se fosse vero, in ogni caso non si tratterebbe del primo caso di ingerenza a mano santa armata.

mercoledì 10 giugno 2009

Che circo




Umberto Bossi sa benissimo che il suo territorio di riferimento è troppo ricco e troppo pigro per impugnare il fucile. Meglio chiudere un occhio e accogliere un qualche circo estemporaneo, come un festoso momento di incontro tra popoli. Poco importa, se qualche strampalato Caronte in partenza dalla Libia, pianta le tende e il suo arem nel centro di Roma. Il capo di Bossi non sa che farsene di rivoluzionari col fucile, a lui servono consumatori con il telecomando, greggi da "spasso" in mancanza di veline e non certo lupi da allevare. Sotto una tenda, da vecchio campeggiatore, (quale sono) innamorato della natura, posso ammettere di tutto, puzza di calzini e scorregge, ma in nessun caso mischierei i mie umori sotto la tenda di un dittatore; Bossi è solo chiacchiere e distintivo, se l´Umberto ogni tanto ulula ancora alla luna è solo per lo spettacolo, non ha nessun bisogno di rivolte armate per ottenere i suoi scopi: le basta votare a destra come ha sempre fatto.

lunedì 8 giugno 2009

Dubbi




"Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo.." Sono alcune ore che mi canticchio questa strofa tra me e me. Eppure più la intono e più mi pare stonata, intanto la locazione (il bar) non mi pare la più consona: Le probabilità che uno dei quattro amici, possa partire con il suo racconto sull'ultima battuta di caccia, sono talmente alte che anche il semirimorchio carico di anatre mute colpite dalla sua doppietta appaiono come il minimo dei risultati. Oggi leggendo i miei soliti giornali ho sorriso. Orgogliosi del risultato ottenuto, sia Vendola che "Comprola" ossia Ferrando si sono congratulati e abbracciati per il fallimento appena raggiunto . Benissimo, ma questi due, in tanti anni di militanza, è possibile che non abbiano ancora capito, che al bar è meglio che ci si beva semplicemente una birra, e che per tutto il resto si vada da Vespa? oppure lo hanno percepito talmente bene, che a loro sta talmente bene mantenere individualmente la propria carica?

venerdì 5 giugno 2009

Scelte al chilo




Nella mia oramai ventennale storia da elettore, non mi è mai capitato d'arrivare presso un seggio elettorale con il piglio dell'indecisione. Sbagliando, magari poi pentendomi , ma in ogni modo ho sempre tracciato la mia croce (chissà perchè non un cerchio) sul simbolo ritenuto più opportuno. Eppure, quasi sempre è la figura dell'indeciso a far pendere la bilancia da una parte o dall'altra. Esiste poi chi decide per l'astensionismo, suggellando l'appartenenza ad uno stato sociale e ideologico, di cui parlerò dopo e che non condivido. L'indeciso è sempre determinante: tra una scelta a cappella, una alla viva il parroco e qualcun'altra al chilo, si narra che alcune battaglie siano giunte a conclusione per loro merito. Tra le più famose quella in cui un contadino indeciso, che nel mezzo delle mazzate non essendosi accorto della battaglia in corso (l'aveva confusa con una festa in costume), continuò come se niente fosse ad arare i campi e travolse con la sua coppia di buoi la tenda dello Stato maggiore napoleonico. Saputo che si trattava di una guerra, il contadino espresse il suo rincrescimento a Napoleone e, pur di non prendere una posizione sul conflitto in corso, propose di travolgere anche la tenda del comando inglese, ma era ormai troppo tardi. Il destino della battaglia e dell'Europa era già deciso. L'astensionista nel suo non voto, non fa altro che dichiarare la sua assoluta lontananza da ogni possibile partito, sottolineando che nessuno è in grado di rappresentarlo, nulla di più snob e inutile, visto che questa è la società che bene ho male ci è destinata. Per tutti gli indecisi, mi viene da chiedere un briciolo in più del loro tempo, si faccia una scelta meglio ponderata, ai restanti astensionisti, vi prego, abbiate almeno il pudore di non rovinare la festa dei vincitori.

martedì 2 giugno 2009

Tete a tete




Un triplo urrà per gli amici, intendo quelli vecchi e d'infanzia, ma anche quelli nuovi e di mezza età. Quelli talmente attenti a te e al tuo pensiero, che quasi mai hanno bisogno di porti domande, ne conosco già e da tempo le risposte. Eppure l'amicizia va "manutenzionata", pena, il declassamento a semplice conoscenza. Dirò una cosa banale, l'amicizia al pari di una relazione d'amore, si nutre di fiducia, non ha bisogno di detective impostati dietro ogni angolo di strada, per capire se ti si stia tradendo. Meglio quindi una domanda secca, magari incalzante, che piccoli sotterfugi. Fatta questa premessa, immagino che molti di voi si staranno chiedendo dove voglia andare a parare. Ebbene, non riuscendo a fare più distinzione tra amici vecchi e nuovi, di birra tete a tete o di tastiera, per fugare qualsiasi dubbio sulla mia sincerità, non nego che su questi pensieri e concetti, che definisco ironicamente "Giansosi" vi siano collage di pezzi scritti da chi, molto meglio di me lo sa fare. Insomma ho rubato qualche gallina, ma poi il mio profilo criminale è notevolmente migliorato. Quando nutrite dubbi, chiedetemi pure se ho la fedina penale pulita.