Sentirgli ripetere che è una vergogna e che è scandaloso, che a questi giornali non risponde e non risponderà mai, ormai non fa né caldo né freddo. Amen. Dopo tutti questi anni è solo una tarantella risaputa, un ronzio tra i tanti, come i clacson ai semafori, come la voce di Capezzone al tigì delle 20. Quello che mi fa storcere il naso, a questo punto, non è lui; e manco le sue vicende. Quello che mi fa specie è l'impressionante comparto di aiutanti, crociati, avvocati, galoppini, adulatori, seguaci, vassalli. È il consenso della truppa, l' applauso convinto, l'idillio senza se e senza ma di milioni di italiani. È lo smisurato cerchio di uomini e donne, la stragrande maggioranza in perfetta buona fede. Stecchito lui, non sarà finito lo show. Non sarà defunto il suo collettivo, non sarà dispersa la sua magnificenza, non sarà ristabilito alcuno dei criteri da lui abrogati. Schiattato lui, non importa tra quanto tempo, non sarà finita l' Italia che lo ha generato. Noi vivremo, e con quella stessa Italia avremo a che fare. No, davvero non è lui il problema. Il problema sono gli italiani.
L'Angolo del Rockpoeta®: "Oggetti"
14 ore fa
51 commenti:
Il problema può essere culturale ma non tutti gli italiani amano il b.
Almeno lo spero...
:-D
Già, anche io temo il momento in cui guarderemo all'era-Berlusconi come all'età dell'oro.
Bellissima l'immagine
Il problema è che ognuno pensa ai cavoletti suoi e fin quando gli va bene ,che ci sia Arcorman o il dario nun gliene può fregà de meno.
Italiani, popolo di coltivatori di orticelli.Il proprio naturalmente .:)
Humpty Dumpty sat on a wall.
Humpty Dumpty had a great fall.
All the king's horses and all the king's men
Couldn't put Humpty together again.
ottima analisi, caro GIANS. Il problema del post-B è peggio degli anni di governo di B.
La maggioranza degli italiani lo preferisce ai suoi oppositori e preferirà il suo successore (portatore di minori difetti ma, credo, anche di minori qualità) se l'alternativa sono i Veltroni, i D'Alema, i Rutelli, i Fassino, i Bersani, i Franceschini.
Questi saranno scartati di fronte a chiunque. Turandoci iul naso ci beccheremo Tremonti, o Fini, o Bondi o Schifani. Maq loro no: hanno dimostrato la loro incapacità e dannosità. Non meritano una seconda occasione. Li abbiamo messi alla prova nel 1996 e nel 2006.
E lo dico senza alcuna soddisfazione, lo dico con l'amarezza di un patriota che vede andare il suo Paese a rotoli.
Cercasi opposizione seria disperatamente.
Amatamari, è solo culturale, ma dato che è solo culturale, non dispero che qualcuno possa cambiare opinione. Io stesso non dimentico d'averlo votato più volte. ;)
Rip, abbiamo uno storico preciso, per molti è stato lo stesso dopo Craxi. ;)
ps, carino il nasone?
Moni cara, non starai velatamente dicendo che un buon 60% di italiani sono e rimangono zotici, con tutto il rispetto per la categoria? ;)
:D Mp bello, op op cavallino, dai che saltiamo l'ostacolo. Ho messo in moto il traduttore, ma lui in inglese è peggio di me. ;)
Caro Arci, come scritto nel post di sotto, si dovrebbe iniziare a sfoltire già a partire dalla data anagrafica, o quantomeno dal numero di legislature in cui si è stati eletti. Non mi piace il Grillo come comico, ma devo ammettere che almeno in questo mi trova d'accordo. La politica ha bisogno del ricambio, come i polmoni dell'aria. Allo stato attuale, questo non avviene, e io per primo, non nego che, a certi privilegi concessi alla politica, non rinuncerei facilmente. Allo stato attuale, chiedere a questa casta un cambiamento in questo senso, è pura demagogia. Le rivoluzioni spesso nascono da questo stallo.
una rivoluzione (abbastanza pacifica, anche se esasperata) potrebbero farla gli elettori di sinistra: andare davanti Montecitorio e sputacchiare proprio il deputato che hanno concorso ad eleggere.
Capirebbe?
Ne trarrebbe le conseguenze?
No? ne dubito anch'io ;)))
Ma quando mai, il problema sono gli immigrati!
Arci caro, il tutto andrebbe rivisto alla fonte. Inutili gli sputi di piazza, da noi "viva dio" un briciolo di democrazia è rimasta, abbiamo la scelta e la croce da sferrare in cabina elettorale. Mi rendo conto d'essere una caccola dell'informazione, ma da più parti sento la stessa idea, le tv e la carta stampata ha dei proprietari a cui rendere conto, noi no, e se permetti in piccolo diciamo la nostra.
Fra caro, che dici? sei pronto a scaldare il server di Lib? ho capito che per te è una storia conclusa, ma sai in quanti oggi potremo collaborarci? ;)
Io più che delle escort vorrei mi rispondesse sul Lodo Alfano, su tutti i suoi strani rapporti con soggetti non proprio limpidi ecc.....
Quanto a quelli che mostrano di dargli consenso, sono solo dei laccchè che gli stanno intorno.
vabbè ma il cane che razza è?
sembrerebbe un golden,ma non ne sono sicuro..
ciauz.
eSp.
Humpty Dumpty sedeva su un muro.
Humpty Dumpty fece un gran capitombolo.
Tutti i cavalli e tutti gli uomini del Re
non bastarono a rimettere insieme i pezzi di Humpty.
è una filastrocca inglese, che fa intendere come quando si cade non sempre si rimettono insieme i pezzi: la cito per dire che prima o poi questo andazo finirà, e rumorosamente e senza cola che possa riparare il botto!!
Colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare. - N. Machiavelli.
Left©
dici bene caro GIANS, infatti io (caccola ancora più piccola quanto a diffusione delle idee) nel 2006 votai contro B - precisamente votai Di Pietro - ma dopo pochi mesi vidi quel governo ridicolo e presi a criticarlo nel blog definedolo governicchio.
Sono 3 anni che li sputacchio nella blogosfera. E qualcuno non ha capito la mia delusione e mi ha dato del "berlusconiano".
Il che mi ha convinto che chi non capisce, forse non è in grado di capire.
Ma io, malgrado tutto, continuo a sputacchiare sulla sinistra: è per colpa loro che giro con il naso turato ;))
condivido. ma in fondo, questa Italia non l'ha creata lui. E' la stessa che, felice, faceva gli esercizi in piazza nei sabati fascisti. La stessa Italia felice che i fascisti dicessero cosa leggere, cosa fare, per chi lavorare, chi servire, etc.
Quindi , Gians, ci convivevamo anche prima con quell'Italia, solo che non era così evidente.
E' tremendamente vero, lo dico da tempo; Berlusconi non è il male, ma solo il sintomo.
C'è da dire che alla lunga mi ci sono anche affezionato a questo male, per alcuni suoi effetti collaterali. L'incapacità di essere seri se non in circostanze estreme, o casuali, che fa sì che da noi la farsa superi di gran lunga la tragedia.
Quell'approccio obliquo alla realtà, quell'esistenzialismo di fondo ben espresso da Giacomo nel film "Tre uomini e una gamba": - E così domani ti sposi? - Si ma niente di serio.
Ma meglio di tutti l'ha detto il soldato nazista (spero di non sbagliare) ne "La Grande Guerra" di Monicelli: - italiani, brava gente, ma non buoni per guerra - dice con un misto di pena e diprezzo.
Ecco, a me suscitare tali sentimenti in persone come quelle rassicura.
Caro Gians,
la stampa estera, all'indomani delle recenti polemiche (quelle sessuali e non queste ultime sulla guerra alla carta stampata) annunciò che a questo punto il problema non era più Berlusconi, ma gli italiani. Quelli che lo sostengono, lo amano, lo votano, per qualunque motivo lo facciano, ma anche quelli che ne raccolgono ogni escrescenza mentale e comportamentale e la mostrano con ripugnanza al mondo intero dando così alla stessa e al suo autore una qualche dignità. Sono sempre più convinto che nel nostro sciagurato Paese stenti a farsi strada un'autentica versione del confronto democratico che avviene altrove nei Paesi civilizzati. Basta veramente poco che la patina di tolleranza, di democrazia e di fair play politico, attaccato con la saliva agli stemmi di quasi tutti i partiti e alla maggioranza degli italiani, si dissolva e si ritorni alla guerra fra bande che ci ha sempre contraddistinti dall'epoca delle lotte tra fazioni di Mario e di Silla fino ad oggi. E' vero ciò che dici che un rinnovamento autentico non può non passare per un profondo rinnovamento della classe politica, assolutamente priva di idee da destra a sinistra (paradossalmente gli unici ad avere idee sono quelli della Lega, e però, come diceva Quelo sono sbagliate :-) ) e attaccata solo al potere e ai privilegi. Credo però che senza consapevolezza della propria pochezza politica gli italiani non si ritroveranno nient'altro che una riedizione del berlusconismo, del craxismo, dell'andreottismo, e altre degenerazioni della politica. Non credo nelle rivoluzioni, credo nelle idee rivoluzionarie, quelle che convincono senza alcuna violenza e nelle persone che le fanno camminare e le indossano. Le rivoluzioni hanno bisogno di leader, da Robespierre a Pancho Villa, ma proprio esaltare un singolo uomo e metterlo a capo di uno Stato per le sue presunte doti straordinarie è l’esatto contrario di ogni idea veramente rivoluzionaria; in Italia l’ultima mancata rivoluzione è stata tentata (inconsapevolmente) dalla magistratura, avrebbe dovuto seguire un cambiamento morale e politico degli italiani, una maturazione che non è mai avvenuta: per questo gli stessi che lanciavano con disprezzo le monetine a Craxi ora votano per Berlusconi. Il cambiamento deve avvenire all’interno degli stessi partiti, con iniezioni di persone della società civile, che portino idee nuove e un nuovo fare e che gradatamente scalzino (come superflui o non più graditi) i vecchi e inaffidabili politici.
Ciao.
Scusami ,caro COETANEO.come diceva Totò?Lei è zotico?Anche chi porta giacca e cravatta e si dà aria di perbenismo in fondo nasconde le unghie sporche di terriccio...:))))
Il problema sono anche gli italiani, o meglio sono anche la maggioranza degli italiani. Anche ma non solo perchè se certi comportamenti, un certo modo di pensare, certi modelli culturali, si sono così diffusi, le responsabilità non sono solo della maggioranza degli italiani, ma anche del resto degli italiani, dei loro partiti, dei loro sindacati, delle loro associazioni, che non sono stato in grado di contrastare quei comportamenti, quel modo di pensare, quei modelli culturali, e di proporre delle alternative credibili.
Ciao
Daniele, quei lacchè sono con lui o nè condividono i suoi metodi per pura e semplice convenienza, magari non diretta ma sempre tale è.
Esp bello, il cagnolotto è simpatico vero? sulla razza non saprei a me piacciono i bastardini. ;) bentornato.
Mp bello, ora tutto il commento ha un senso, sono io manchevole nella lingua, quanto hai scritto calza a pennello, anche se dubito che in Italia funzioni allo stesso modo. Secondo me dice bene Sam qualche commento dopo il tuo.
Caro Arci, la tua posizione mi è nota, e sai bene quanto la rispetti, devo però, come detto altre volte, farti notare che molte delle persone che non ti hanno "capito" piuttosto che non capire, non hanno gradito il tuo stile critico.
Caro Sam, dopo il periodo a cui ti riferisci, e la lenta ripresa, il boom economico e la cinquecento fiat in quasi tutti i garage italiani, non scordo che ci fù un sessantotto nel vero senso della parola. Concordo con te, gli italiani sono un popolo pigro, spesso delegano le loro scelte ad altri, ma in tanti non ci stiamo, e sia io che tu, non facciamo altro che denunciare questo disagio.
Caro Ugolino, che l'italiano medio, sia per natura scanzonato e irriverente non è un luogo comune. La tua analisi coincide anche con le ultime batoste della sinistra. Il nostro "paese" è pieno di buontemponi, che nulla hanno a che spartire con la serietà dei conti pubblici, un Bersani che dichiara che stiamo sull'orlo del baratro non piace, troppo tragico. Sempre il buontempone non perde tempo nel prendere decisioni, non si scervella a pensare se sia meglio avere una gallina oggi o un uovo domani, piuttosto punisce una sinistra immobile e premia il decisionismo di destra. Gli effetti collaterali caro amico mio non sono quelli che possiamo apprezzare oggi, ma quelli che ancora dovranno manifestarsi, al momento siamo in preda all'euforia di una sbornia, il mal di testa viene il giorno dopo.
Caro Garbo, difficile rispondere al tuo commento, la ragione è semplice, condivido quanto dici e rilancio; Se tu giochi la carta del rinnovamento politico e di una emergenza sociale e morale su cui intervenire e che comprende la quasi totalità di italiani, a me, viene in mente solo una carta. Si chiama scuola, l'asso nella manica, decine di ore di educazione civica da propinare fin dall'asilo. decine di ore di storia che comprenda quella tradizionale, ma anche quella più attuale. Non vedo altra via per riuscire a formare una futura classe di cittadini, rispettosi delle regole e quindi pronti anche ad assumere cariche politiche. Un saluto
Moni cara, in ogni caso le fortune di chi che sia, molto probabilmente nascono da un rapporto con la terra. ;)
Caro Paolo, vedo nei partiti nelle associazioni nei sindacati, un metodo neanche troppo velato di ghettizzarsi. Mi spiego meglio, non ci sarà mai sindacato o altro, che cerchi il confronto, al momento è molto meglio cullarsi nel consenso interno. ;)
Left caro, ho inavvertitamente saltato il tuo commento, scusami, ma tu credi che gli italiani siano tanto sprovveduti? ;)
dici che non c'è speranza ?
Caro Gians,
la scuola è certamente una risorsa molto importante, ma andrebbe ridiscussa seriamente fin dalle fondamenta prima che possa davvero formare dei cittadini dotati di senso critico e di senso della cosa pubblica. Bisogna, a mio parere, partire da ciò che c'è adesso, dalle risorse umane disponibili in questo momento. E' solo una mia impressione che nei posti chiave di potere o di responsabilità ci siano degli emeriti idioti, mentre delle forze fresche, intelligenti e moralmente più dotate siano quasi trascurate e messe da parte? Forse basterebbe solo essere più attenti nello scorgere queste risorse e più esigenti nel pretendere.
Un saluto a te.
Della serie :era meglio che mi imparavo zappatore...:))))
Vabbuò... me ne ritorno nei lidi ameni...Buon we:)))
Mk
Tess cara, ebbene si, almeno la nostra generazione è fottuta. ;)
Garbo, non fosse che per arrivare a scegliere, si deve scalare a suon di leccate il culo del leader politico di turno, sarei disposto a credere che questa sia la via e la strada meno impervia. ;)
Moni bella, tieniti stretti i tuoi studi, altro che zappatore.. lavoro a parte oggi ti aiutano a riconoscere l'impegno come unico metodo. ;)
B non è l'unico male. Sparito lui ce ne sarà un altro, magari di sinistra (o credono di essere ancora moralmente superiori?).
Ho notato un imbarbarimento generale che non risparmia veramente nessuno.
Tuttavia, finita l'era B mi auguro salti fuori, a destra, un politico serio.
Magari anche a sinistra, ma quelli sono fatti loro. :-)
Si possono fare lunghe analisi dei cambiamenti delle dinamiche del territorio,dell'immigrazione e del lavoro nel dopoguerra. Personalmente preferisco dire che per gli italiani ciò che viene imputato a Mr B sia quasi un cursus honorum:frequentazione di attrici in erba,falso in bilancio, ville dovunque e denaro in quantità.Con molto meno sarei un Dio tra chi mi conosce,magari non tra i miei amici.Il successo ha il suo fascino e i simpatici mascalzoni piacciono sin dai tempi di Clark Gable.
Credo che l'Italia di oggi subisca la stessa lettura che si poteva dare all'Italia "dei telefoni bianchi". Il cinema mostrava un paese che nella realtà non esisteva, ma tutti pensavano che quel paese ci fosse davvero e si comportavano come se la propria vita fosse piena di quei confort che non si trovavano nemmeno nella casa più abbiente della propria città.
La similitudine per dire che è da sempre che l'italiano dice, vedendo per esempio "Ladri di biciclette": "mi sono divertito, ho pianto tanto" ma quei personaggi non li sentivano appartenere alla loro realtà, erano solo i "proveretti" di turno o gli "sfigati" di oggi. In questo momento mai e poi mai si guarderebbe un film di sfigati, che noia e che tristezza. Oggi va di moda il super-eroe, quello che domina gli altri non per virtù morali, ma per super-poteri. Strano a dirsi, ma il denaro e la corruzione sono proprio due di questi poteri.La forza e il potere sugli altri è quanto di più invidiabile ci sia. Beati i tempi degli ufo-robots almeno si sapeva simpatizzare ancora con il bene e relegare il male all'angolo.
Insomma la nuova visione del mondo è superficilità e apparenza. Il dopo B.? Beh intanto gradirei la dipartita. Il poi sarà una battaglia, ma come sempre la moda oggi c'è e domani non c'è più, anche se questo non è che mi renda più simpatica l'altra metà dell'Italia.
Oggi è così, domani può essere diverso, ma nei corsi e ricorsi storici anche l'intelligenza subisce degli arresti e delle traversie... ;-)
Ossia anche la nostra parte non è immune dalla sindrome dei "telefoni bianchi".
Bello il tuo blog. ci passerò ancora, chiedo scusa se è già troppo tardi :-)
Ciao Ross
Mi basterebbe si potesse tornare a politici'normali',diciamo cosi'..
E non voglio essere disfattista,anche la sinistra ha la sua buona parte di colpe.
Enne cara, al momento mi verrebbe un nome, ma per scaramanzia non lo faccio. ;)
Lanza, non capisco come è che escludi i tuoi amici, non gli faresti partecipare alle tue gozzoviglie? ;)
Rossaura, da quel poco che mi capita di sapere, le mode spesso ritornano, anni di minigonne, pantaloni a zampa d'elefante e ora quelli a "vita bassa", questi ultimi paiono quasi un presagio. Negli usi e costumi sociali mi fà però tristezza la solita vecchia e immutata attitudine tutta italiana, nel cercare la scorciatoia per arrivare prima. Prima esisteva il "cummenda" arrivare al politico era difficile, oggi è il politico che volentieri si collude con il cummenda. In questo miscuglio di "telefoni bianchi" in tanti raggiungono la piena soddisfazione personale senza sotterfugi, ed è tra queste persone che si può ripartire. Grazie per la visita e benvenuta.
Zelda, infondo, mi pare tu non stia chiedendo la luna. ;)
la verita' è che all'italiano medio,corrotto e leato a favori ricevuti d quest modus vivendi,va bee cosi'...gli onesti dovrmmo svgliarci ma dormiamo...!!!E il pedofilo ne approfitta
Giovanni, tu non mi pari per nulla addormentato. ;)
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