mercoledì 24 giugno 2009

Portavoce estivi




Visti i precedenti, vorrei dare un suggerimento ad uno dei portavoce più stakanovisti della scena parlamentare italiana. Ricordo infatti, i tigì estivi della scorsa estate. Tra le numerose dichiarazioni di politici ripresi in vacanza, in genere da troupes stremate che cercano invano di mettere a fuoco abbronzature forsennate e palombari istituzionali, scorrazzati da motovedette di stato. Faceva eccezione il portavoce Capezzone, che per tutto agosto è apparso in giacca e cravatta, pallido e zelante, in mezzo agli stessi velluti rossi, che pendono nelle stanze del potere durante l’anno lavorativo. Non ho mai capito come, il solo Capezzone, sia stato lasciato a presidio delle istituzioni. Forse per le sue frasette al chilo e sentenziose? Quelle che spaziano, dalle guerre di religione, al prezzo delle banane? Lui per non sbagliare, da dell'idiota all'oppositore, e del genio al governante. Da tutto questo impegno, ne è scaturito il primo radicale ben stirato, e pettinato come nelle foto delle barberie di paese. Voglio sperare che i tigì di questa estate ce lo propinino almeno in differita, con lui ben sbracato a villa certosa, a sparare cazzate con un calippo in mano, come tutte le escort del circondario.