venerdì 31 luglio 2009

Latae sententiae





Per voce di monsignor Giulio Sgreccia, emerito presidente dell'Accademia per la vita, il Vaticano auspica "un intervento da parte del governo e dei ministri competenti". Il ministro Sacconi pare già pronto a eliminare il termine “donne”, da tutti i dizionari. Fonte nei secoli di infinite ambiguità, verrà sostituito a norma di legge dal termine “madri”, che almeno chiarisce perché mai queste curiose creature figurino tra gli esseri viventi. Molti i mutamenti nel lessico corrente: "Stasera esco a cena con una madre", "Ho visto un film sexy, era pieno di madri nude!", "Madre al volante pericolo costante", "Chi dice madre dice danno", "Quello è un dongiovanni, è pieno di madri". Donne di tutto il mondo, se non siete pronte alla 'latae sententiae' allora non vi resta che diventare madri.

mercoledì 29 luglio 2009

Sorrido



Un bacio

martedì 28 luglio 2009

Cassa per il mezzogiorno






Atmosfera accesa, nel centrodestra, dopo che il correntone del nord ha accusato alcune Regioni pidielline del sud di finanza allegra, e in particolare di aver raddoppiato inutilmente alcune commissioni solo per aumentare le assunzioni. La Regione Campania ha smentito con due duri documenti, uno dell'Ufficio Stampa e uno dell'Ufficio Stampa bis. Berlusconi per rilanciare il sud intende fare chiarezza. Sciolto il mistero della Commissione Mare e della Commissione spiagge, considerate dagli accusatori un indecente doppione, dichiara: Le competenze sono profondamente diverse: la Mare si occupa degli ombrelloni, la spiagge delle sedie a sdraio. Di cassa per il mezzogiorno, non vuole sentirne parlare, troppi sui amici democristiani e socialisti ci sono finiti dentro.

domenica 26 luglio 2009

Movida vs bellezza




Gli attriti tra adulti e ragazzi sono fisiologici. Si fronteggiano voglia di nuovo e disordine, a calma e ordine. Esigenza di regole e febbrile desiderio di infrangerle, un uso spesso difforme degli spazi comuni, e insomma l’antica dialettica tra genitori e figli. Ricordo come fosse oggi, mio padre buttato giù dal letto da una telefonata in piena notte. La cagnara con gli amici, nella ex casa dei nonni interrotta dalle sue parole: " vi pare questa l'ora di fare questo bordello.. che i vicini mi chiamano alle due del mattino a casa?" una sonoro silenzio accompagnò le sue parole, poi la febbre risalì lenta e inesorabile. Sono passati diversi anni, e mai come ora registro che nel flusso notturno di ragazzi chiamato "movida" c’è una novità assoluta: la promiscuità tra due fasce orarie inconciliabili. La notte di chi dorme (perché di giorno lavora) e la notte di chi vive. Spiace notare del neo-conformismo giovanile, tutti intruppati nel loro turno di notte, come operai. Alla mia generazione è bastato spesso uno stanzino per ritrovarsi e uscirne in tempo, chissà se a quella attuale, basterà uno stanzone, e se mai ne usciranno.

venerdì 24 luglio 2009

Pompe funebri*



Indossata la maschera fenicio punica, il cavaliere, conferma l'apertura della necropoli per il 2 di novembre a tutto il pubblico pagante, il resto dell'anno è riservato alle mignotte.

* Suggerito da Mp


mercoledì 22 luglio 2009

Chiamami Tarantini




Dal tigì di Emilio Fede. Testuali parole del giornalista: "E lei, come si difende dal caldo?". Vecchietto: "Cerco de sta’ all’ombra". Sublime riassunto dell’intera saga televisiva sulla famosa "emergenza afa", ore di telegiornale che approdano inevitabilmente al dialogo di cui sopra. Sono solo, una stanca filippica sequenza di immagini cittadine. Il pediluvio nella fontanella, il turista che ordina una birra alla Omer, il pensionato che suggerisce di rimanere all’ombra e il medico nutrizionista che, con aria solenne, raccomanda di preferire il melone al cinghiale in tegame. Fino all’ irresistibile "meglio indossare vestiti leggeri" che rintrona ogni anno, e ogni anno annoto, non senza dimenticare che questa volta, visto il precedente post, ho un motivo in più per farlo. In sostanza, al diavolo i Tg omertosi. Se c'è caldo, si beve e ci si sveste.

lunedì 20 luglio 2009

Vizi



Come sapete, in questo quadratino si scherza spesso sulle liti e le diaspore della sinistra, come pure sulle invincibili armate di destra, piccoli mattatoi e piccole pandemie, che tutti insieme indicano e insieme prospettano un infarto politico che già si annusa nell’aria afosa di questa estate. E passa la voglia di scherzare, dunque, quando si accostano le pagine di giornale pullulanti dei veri guai del mondo, e quelle inzuppate nella minestra insipida e volgare della eterna rissa politica italiana. L’incapacità di capire gli altri, di arrabattarsi pazientemente a capire le differenze, ad accorciare le distanze, non è solo un pesante difetto. E’ un vizio gravissimo. Che per giustificarsi assume le aristocratiche vesti dell’irriducibilità morale, o della difesa di acini di ideale: ma è solo un alibi. L’alibi di chi non sa rinunciare neanche a un grammo della propria bella faccia, o della propria bella pancia, per lavorare insieme ad altri, per fare società e costruire progetti. Noi ci si arrovella spesso in queste disquisizioni, da parte mia, tornerò fin dal prossimo post a parlare di gnocca, mi preparo alla cerimonia del ventaglio con netto anticipo.

sabato 18 luglio 2009

Caratteri gotici




"Il papa è "molto dispiaciuto" di non poter scrivere, a causa dell'ingessatura del polso destro, e di dover perciò anche rallentare la stesura della seconda parte del suo libro "Gesù di Nazareth". Lo ha detto ai giornalisti il segretario di Stato Vaticano, card. Tarcisio Bertone." Beh pazienza, si deve guardare il lato positivo, per esempio, il responsabile al vettovagliamento presso la santa sede, avrà più tempo per trovare un computer con la tastiera riportante caratteri gotici


mercoledì 15 luglio 2009

Salvi tutti




Dopo il picche dato a Grillo dai vertici del Pd, è sempre più comico leggere quale orda di candidati possa nascere dall'attuale statuto. L’assemblaggio dei nomi, via via che la cosiddetta dirigenza intende escludere, inizia da Grillo e prosegue con un Rolling Stone, la vedova di Salvador Dalì, Maradona, Ric e Gian, il presidente del Venezuela, Nicola di Bari, il cardinal Bertone, il cane Rex, una delle infante di Monaco o entrambe, Kissinger, Vanna Marchi, Batman e Robin. Se ci fate caso, rispetto all’elenco reale quello virtuale (ciascuno di voi può fare il proprio) varia per quantità ma non per qualità. Un congresso che prevede un dialogo aperto tra Pupo e Aznar, o tra Pippo Baudo e Simon Le Bon, ancora prima di iniziare ha già esaurito splendidamente il compito di rappresentare quel fastoso non-senso che è diventato, ai giorni nostri, il Potere. E scusatemi, se alla fine, la mia Lettera 32 si è schiodata.

domenica 12 luglio 2009

PD vs PD




C’è solo una cosa più fastidiosa delle lezioncine di morale, e sono le lezioncine di immoralità. Ignazio Marino - secondo me giustamente- si interroga su come sia possibile, che un criminale già coinvolto in odiosi reati, possa essere arrivato a coordinare un circolo del Pd. Siamo in tanti, ( Franceschini incluso) e tutti senza una risposta, a chiederci come sia possibile che accada, anche e soprattutto a livelli ben più alti. La questione morale, più di una volta, se mai ve ne fosse bisogno, ha dilaniato la sinistra italiana, tuttavia Franceschini, nella folle corsa al mantenimento della sua leadership, ritiene che chiunque accampi giudizi morali lo fa solamente perché ha sconcezze proprie da nascondere. Si direbbe che il segretario pro tempore del Pd abbia perso di vista il bersaglio. Marino non merita questo, e io come lui, non credo che il più pulito in politica abbia come minimo la scabbia. Esiste la possibilità di scegliere, e scegliere bene fin dalle basi e dai circoli di quartiere. Solo questo da sempre ha contraddistinto la sinistra dalla destra.

mercoledì 8 luglio 2009

Coalizioni di lavoro




È il momento del capitalismo etnico. Primo effetto: al G otto, i primi ministri hanno consumato la colazione di lavoro invitando i camerieri a sedersi a tavola con loro: Un duro monito all'idea di privilegio di casta, che ha avuto il suo momento effervescente con la gara di rutti e la briscolina finale tra le stoviglie da lavare. Per la cronaca, hanno vinto i primi ministri e i camerieri hanno dovuto pagare sull'unghia diverse migliaia di euro. Tra gli altri provvedimenti varati, di ordine tecnico ma anche politico-culturale spicca, l'etnica del profitto: il profitto rimane il valore-base, ma verrà reso meno impopolare grazie all'introduzione del profitto etico: il capitano d'industria o il finanziere, ma sopratutto il ministro dell'economia che ha appena incassato cento milioni di euro affamando gli operai o rovinando i risparmiatori dovrà mostrarsi molto dispiaciuto, scuotere il capo e allargare le braccia senza darsi pace. Una apposita commissione valuterà il grado di dispiacere, conferendo un ulteriore premio governativo in denaro a chi risulterà più avvilito. Il resto degli spettatori, farebbero meglio, come diceva il buon Fabrizio, a smetterla di contare i denti ai francobolli.

domenica 5 luglio 2009

Padroni in casa nostra? casa di chi?




Si può essere così parsimoniosi da non voler pagare, per paura e pigrizia, il prezzo dell’immigrazione di manodopera industriale e agricola, e magari sorridere all’immigrato dal lunedì al venerdì, quando lavora in fabbrica, e poi ringhiargli contro durante i weekend, quando invade con la sua famiglia i luoghi pubblici e disturba la nostra quieta consuetudine a sentirci "padroni in casa nostra ?". A qualcuno pare di si, evidentemente per Giovanardi, il neologismo "badante" qualche castagna dal fuoco la toglie. Perché si può anche dimenticare, quando fa comodo, di ricordare il cantiere o la cava o l'ovile dentro le quali gli stranieri sgobbano e ripetono fatiche un tempo nostre: la durezza del lavoro manuale non è più riflessa, da tempo, nel grande e asettico specchio della televisione, non è più senso comune, non più esperienza comunitaria, è una specie di enorme rimosso, cosa loro e non cosa nostra. Ma quello che accade in casa, e accade attorno agli affetti primari, alla madre e al padre, in quel territorio così bene irrorato dalla retorica italiana che è la Famiglia, beh quello non siamo ancora così abilmente ipocriti o così distratti da poterlo ignorare.

giovedì 2 luglio 2009

Adamo spia eva



Con i nuovi strumenti tecnologici ''l'umanita' si trova a fare i conti con una nudita' totale, che solo Adamo ed Eva nel giardino terrestre erano in grado di sopportare''. Lo dice il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti, nella sua relazione annuale al Parlamento dalla Sala Zuccari del Senato. Mi chiedo se sia corretto, mettere nelle mani di un simile elemento la nostra privacy, confonde l'antico testamento con internet.