lunedì 5 settembre 2011

Senti chi parla/1



''Non è innanzitutto questione di avere, ma di dare. Inseguire desideri o esigenze puramente singolari, trascurando i bisogni generali, è ingiusto'' Questo è quanto dice il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, contro le scelleratezze dei politici italiani. Si badi bene che, il prete ben si guarda da fare nomi o cognomi, quindi il monito è esteso a tutti i politici: non ci stanno distinzioni tra destra e sinistra o centro. Per gente come me, che queste distinzioni continua a cercarle, si tratta dell'ennesimo intervento per tenere i politici buoni e allo stesso tempo inculare i fedeli. Basti a questo scopo osservare la ripartizione che la Cei, guidata dallo stesso Bagnasco fa dell'otto per mille. Di oltre un miliardo e 100 milioni di euro, La santissima chiesa romana, ne elargisce appena che 235 milioni, di cui 105 alle diocesi, 85 alle regioni del terzo mondo e 45 per le opere di carità nazionale. Il restante è per il sostentamento del clero. Potendo, sarebbe di molto preferibile che gli appunti o le esternazioni solenni, di vescovi sconosciuti o cardinali blasonati, tornassero a occupare la pacifica e quasi amabile nicchia delle parrocchie e delle curie.