martedì 28 settembre 2010

Santissimo culo IX




L'Osservatore Romano di oggi da ampio risalto alla scoperta, nell'archivio della congregazione per la dottrina della fede, di una lettera scritta da fra Giacomo da Poirino, confessore di Cavour sul letto di morte. Che combinò il povero frate è presto detto; assolse il Conte Cavour nonostante la terribile bolla papale che lo scomunico, nel 1860 per l'invasione dello stato pontificio. Il Cavour, per chiarezza, poteva essere assolto solo dopo precisa ritrattazione e pentimento, cosa che non fece. Questo costò al povero Fra Poirino una sospensione "a divinis" da parte di Pio IX anche se in realtà il Pio secondo il diritto canonico avrebbe dovuto applicare una "latae sententiae" pena che si applica in caso di violazione del segreto confessionale (Codice di diritto canonico, 1388 §1) perchè in effeti questo fece il povero frate, spifferando le volontà del Conte Cavour. Che gran Pio era il nono. Era talmente Pio che del diritto canonico riguardo il segreto confessionale ci si puliva il santissimo culo.