lunedì 20 dicembre 2010

Funzionalmente confusi




Di rientro dall'ufficio, ascoltavo i sempre interessanti Cirri e Solibello su radio due. Tema della puntata il dialogo tra forze dell'ordine, - invitate a partecipare via telefono alla trasmissione- e movimenti studenteschi -non invitati a prendere la parola-. Le sperticate difese fatte sul filo telefonico da parte di agenti e funzionari di polizia sono perlopiù ovvietà del tipo: "noi facciamo il nostro lavoro" o meglio: "non godiamo a prendere a manganellate i ragazzi". Il commento che merita però la menzione d'onore spetta a un funzionario che dice: "pure noi siamo genitori e anche i nostri figli manifestano". Vediamo quindi quale possa essere il figlio ideale d'un agente di polizia: Sarà uno studente del Cepu con la passione per l'eskimo, scriverà una importante tesi di laurea sulla distruzione contemporanea di Israele e dei palestinesi come soluzione ideale del conflitto mediorientale. Avrà cura di non uscire di casa se non avrà, a scelta, la barba lunga come Marx la testa rasata come uno skinhead, indosserà una polo lacoste, una kefiah, sarà anarchico o fascista comunista o monarchico. Oppure, tutte queste cose assieme.