venerdì 20 maggio 2011

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Ho il sentore d'essere arrivato sul punto che qualsiasi accadimento, anche il più ignobile o degno di dibattito, mi provochi una repulsione per cui decido che non vale la pena di dedicarci manco un minuto del mio tempo. Non credo si tratti di un blocco dello "scribacchino" quanto piuttosto un essermi rotto gli zebedei di una politica italiana sempre uguale agli italiani, quindi opportunista, ladra e bigotta, una chiesa cattolica e apostolica che su questo ci marcia e contemporaneamente una totale assenza di spiragli. Non sarà il Pd al governo di Milano e Napoli a darmi sollievo, nuovo sprint e fiducia, non saranno i grillini o i travagliati o più in generale le rivoluzioni di piazza. Il cambiamento dovrà essere molto più silenzioso: il rispetto delle regole di convivenza, delle leggi e di tutto il corollario che questo comporta non fanno clamore. Tutto il resto è un film già visto.